L’emergenza Coronavirus e il lockdown hanno aperto nuovi fronti nel campo della cybersecurity, con una serie di nuovi rischi e nuove esigenze di sicurezza per imprese, manager e professionisti. Il mutamento delle minacce e l’aumento dei rischi è per l’ultimo periodo da attribuirsi principalmente al fatto che le aziende hanno esteso i propri confini, dai fornitori ai partner fino ai dipendenti che hanno usufruito dello smart working.
Proprio sull’approccio concreto per delimitare i rischi cyber di questo nuovo scenario gli esperti di Clusit hanno messo a punto tre nuovi appuntamenti nell’ambito della Security Summit Academy, il nuovo format di comunicazione e informazione avviato proprio da Clusit, all’associazione per la sicurezza informatica in Italia, in collaborazione con Astrea, partner per le attività di formazione. Gli Atelier, su piattaforma online e della durata di 50 minuti, sono tenuti da esperti Clusit e di aziende, e prevedono la possibilità per i partecipanti di interagire. La partecipazione è gratuita, previa registrazione.
Gli Atelier in streaming realizzati nei mesi scorsi hanno registrato una media di 150 partecipanti a sessione, e il percorso proseguirà con l’appuntamento in programma oggi pomeriggio alle 15, dedicato al tema dell’Email threat modeling da strumento di lavoro a principale vettore d’attacco: analisi di scenari avanzati e prevenzione. “Nuove minacce informatiche si propagano in modo rapido e dinamico – spiegano gli organizzatori – L’e-mail è il punto debole, poiché è caratterizzata da un alto volume d’ingresso dati e altamente personalizzabile. L’atelier consentirà di approfondire le tecnologie che oggi permettono di individuare e bloccare le nuove tattiche di attacco via email, migliorando la produttività delle imprese”.
Per il 7 luglio alle 11 è previsto l’atelier dedicato a “Modernizzare le Security Operation: approccio ed esperienze sul campo”. Vulnerabilità vecchie e nuove si rinnovano contestualmente all’estensione della superficie d’attacco delle imprese, spuiegano gli organizzatori, generando un superlavoro per le strutture di cybersecurity. L’atelier è volto ad analizzare – anche attraverso casi cliente – come la Digital Transformation collimi con la Cyber Security, con la necessità di realizzare SOC globali operativi 24×7, e come diminuire il carico di lavoro per gli analisti, garantendo un bilanciamento tra vita personale e professionale.
Il titolo dell’ultimo appuntamento del mese, il 16 luglio alle 15, sarà “Perché la mia infrastruttura sicura è stata bucata proprio ora?” e sarà dedicato a come passare dalla gestione della crisi alla “nuova normalità” e ai suoi nuovi fattori di rischio. Alcuni processi, come qil Vulnerability & Patch management – continua il comunciato – assumono rilevanze diverse rispetto al passato. Partendo dalla situazione contingente, gli esperti Clusit analizzeranno i cambiamenti del post-pandemia e come affrontare in modo adeguato la nuova situazione.