L’infrastruttura informatica del Pd è sotto attacco. Dalla notte di sabato scorso i server del Partito Democratico sono stati presi di mira più volte da attacchi di tipo Ddos (Distributed Deny of Service). È lo stesso partito a comunicarlo con una nota “Si sono verificate intrusioni della durata di circa dieci minuti ciascuna nel corso delle quali sono arrivate centinaia di migliaia di richieste provenienti da un bot net, mettendo a dura prova i sistemi”. Obiettivo degli attacchi informatici cono stati i server che gestiscono le pagine sostieni.partitodemocratico.it e tesseramento.partitodemocratico.it, le neonate piattaforme del Pd che gestiscono rispettivamente le donazioni e il tesseramento online, e che per loro natura contengono una mole enorme di dati.
I tentativi di intrusione continuano, ma il sistema regge
“Nella giornata di ieri invece”, continua la nota, “gli hacker hanno attaccato il sito del Pd e il modulo per la campagna 2×1000 con azioni più lunghe. Le difese informatiche del partito hanno retto e contrastato l’attacco, ma l’impressione è che siano solo prove generali per pianificare uno o più attacchi di più ampia portata nelle settimane che verranno, magari in piena campagna elettorale per le regionali”.
Il Pd ha presentato una denuncia presso le autorità competenti e ha dichiarato di non sapere ancora da chi e da dove vengono gli attacchi precisando che “non saranno certo anonimi hacker, che attentano a uno dei partiti che ha fatto della democrazia e della trasparenza una sua ragione d’esistenza, ad intimidirci”.
La settimana nera dei cyber-attacchi: il caso Enac
La notizia arriva all’indomani di un’altra segnalazione di tentativi di cyber-intrusioni: ieri L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha infatti comunicato che da venerdì 10 luglio, ha subito un attacco di pirateria informatica che ha reso inaccessibili alcune informazioni contenute nei propri sistemi. Enac ha comunque precisato che “sulla base di quanto emerso nel corso delle attività di ripristino avviate nell’immediato, non sono stati sottratti dati. I dati contenuti nel sistemi informatici dell’ente sono, in ogni caso, salvaguardati in un sistema di backup”