Le telecomunicazioni, i satelliti e le reti sottomarine rappresentano oggi i nuovi fronti di una battaglia silenziosa quanto pericolosa: il cyberspionaggio su larga scala. In un’epoca in cui le tecnologie emergenti stanno riscrivendo le regole del gioco, la sicurezza informatica non si limita più alla tradizionale triade della Cia – riservatezza, integrità e disponibilità delle informazioni. Diventa invece una questione di sicurezza umana, in cui ogni attacco informatico può tradursi in un rischio reale per la vita delle persone.
L’allarmante scenario è descritto da Bushra AlBlooshi, Direttrice del Dipartimento di gestione del rischio della governance della sicurezza informatica presso il Dubai Electronic Security Centre. Nel suo contributo al Global Cybersecurity Outlook 2025 del World Economic Forum, AlBlooshi evidenzia come le tensioni geopolitiche si riflettano in un numero crescente di attacchi contro le infrastrutture critiche di comunicazione. Dopo l’attacco del 2022 alla rete satellitare di ViaSat, che ha posto in evidenza le pericolose conseguenze di un attacco informatico alle comunicazioni militari e civili in Europa, si sono registrate 124 operazioni informatiche contro il settore spaziale nel contesto del conflitto in Ucraina.
Cavi sottomarini al centro delle vulnerabilità
I cavi sottomarini, veri e propri pilastri del flusso dati e degli scambi economici globali, si trovano al centro di queste minacce. La loro vulnerabilità al monitoraggio e all’interruzione, in presenza di difese limitate e crescenti tensioni geopolitiche, è diventata un’emergenza da affrontare. Gli incidenti nel Mar Baltico, emersi dall’inizio del conflitto in Ucraina, sottolineano la criticità del problema.
L’escalation di tensioni geopolitiche e l’aumento della sofisticazione delle minacce informatiche rappresentano un rischio significativo per le infrastrutture critiche, che si basano su reti di dispositivi interconnessi e sistemi legacy. Il conflitto in Ucraina esemplifica queste vulnerabilità, colpendo settori vitali come l’energia, le telecomunicazioni, l’acqua e il riscaldamento. Gli attacchi si concentrano sull’interruzione dei sistemi di controllo e la compromissione dei dati, evidenziando i rischi associati alla tecnologia operativa (OT).
Attacchi anche alle infrastrutture vitali
Le minacce informatiche non solo compromettono la funzionalità dei sistemi, ma mettono a repentaglio la sicurezza delle persone, amplificando la gravità e le conseguenze delle interruzioni nelle infrastrutture vitali. Gli impianti idrici, per esempio, sono bersagli di attacchi informatici che possono minacciare la sicurezza pubblica, come dimostrato in un attacco nell’ottobre 2024 alla più grande utility idrica degli Stati Uniti.
Infine, la biosicurezza si erge come un ulteriore campo di battaglia, con i rapidi progressi tecnologici che ridisegnano il panorama delle minacce biologiche. L’accesso a dati sensibili, l’interruzione dei sistemi di sicurezza dei laboratori e lo spionaggio industriale sono solo alcune delle minacce che richiedono un immediato rafforzamento delle misure di sicurezza informatica.