CYBER SECURITY

Truffe online, ora le minacce arrivano da Google Calendar

Rilevate dagli esperti di Kasperky notifiche fraudolente che sfruttano una funzione specifica del servizio gratuito del calendario. Gli attacchi sono avvenuti nel mese di maggio e rappresentano una nuova forma di phishing

Pubblicato il 11 Giu 2019

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Una sofisticata truffa che ha preso di mira gli utenti tramite notifiche fraudolente e indesiderate di Google Calendar, portandoli a fornire le loro informazioni personali, sfruttando una funzione specifica del servizio gratuito del calendario che aggiunge, in automatico, inviti ed eventi ai calendari degli utenti. Gli attacchi sono avvenuti nel mese di maggio e sono stati rilevati dagli esperti di Kaspersky.

Lo spam e il phishing che fanno leva su vettori di attacco non tradizionali possono essere redditizi per i criminali perché sono in grado di colpire anche utenti esperti che non sono soliti cadere nelle trappole più comuni. Questo è esattamente quello che succede con servizi considerati affidabili e legittimi, come nel caso delle funzionalità di base dei calendari delle email, che vengono sfruttate attraverso il cosiddetto “calendar phishing”.

Nel mese di maggio sono state rilevate diverse notifiche pop-up non desiderate del calendario che sono risultate essere il risultato di una truffa attraverso e-mail inviate da impostori. Le e-mail sfruttano una funzionalità di base utilizzata dalle persone sui propri smartphone: l’aggiunta automatica e le notifiche di inviti sul calendario. La truffa si verifica nel momento in cui l’autore manda un’invitation non richiesta con un link a una Url di phishing. Una notifica pop-up dell’invito appare nella schermata home dello smartphone e il destinatario è invitato a cliccare sul link.

Nella maggior parte dei casi osservati, l’utente viene indirizzato a un sito che include un semplice questionario con in palio una vincita in denaro. Per ricevere il premio, viene richiesto all’utente di perfezionare il pagamento, per cui deve inserire i dettagli della propria carta di credito e aggiungere alcune informazioni personali come il nome, il numero di telefono e l’indirizzo. I dati raccolti finiscono nelle mani dei truffatori che li utilizzano per rubare denaro o informazioni sull’identità della persona.

“La truffa del calendario è uno schema davvero efficace, poiché le persone sono più o meno abituate a ricevere messaggi spam via e-mail o messenger e a non fidarsi immediatamente”, dichiara Maria Vergelis, security researcher di Kaspersky. “Ma potrebbe non essere così quando si parla dell’app Calendario, la cui funzione principale è quella di organizzare le informazioni piuttosto che trasferirle. Fino a ora, l’esempio che abbiamo visto contiene un messaggio che illustra un’offerta indubbiamente strana ma, come succede, ogni schema semplice diventa sempre più elaborato e ingannevole con il passare del tempo. La buona notizia è che non c’è bisogno di precauzioni sofisticate per evitare tale truffa: la funzione che la permette può essere facilmente disattivata dalle impostazioni del calendario”.

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