LA CLASSIFICA

World Economic Forum: il cybercrime timore numero uno per le aziende italiane

Secondo il “Regional Risks for Doing Business Report 2019”, realizzato in collaborazione con Zurich e Marsh, nel 2018 il rischio informatico non era nemmeno nella top five. Il consolidarsi delle preoccupazioni fra manager e imprenditori evidenzia la crescente sofisticazione e proliferazione degli attacchi

Pubblicato il 07 Ott 2019

survey_findings_1

L’importanza del cyber risk e dei rischi tecnologici per aziende e imprenditori italiani è sempre più evidente. È quanto emerge dal “Regional Risks for Doing Business Report 2019”, realizzato dal World Economic Forum (Wef) in collaborazione con Zurich e Marsh, che ha coinvolto oltre 13 mila business leader in 130 Paesi nel mondo con lo scopo di classificare i principali timori legati allo svolgimento della loro attività nei prossimi dicei anni.

Aumenta la preoccupazione legata al rischio cyber

Seppur con macro differenze regionali, il report ha registrato una sempre maggiore preoccupazione legata al rischio cyber a livello globale (in salita al secondo posto rispetto al quinto del 2018) e soprattutto a livello europeo e italiano, dove occupa il primo posto della classifica. Un dato significativo considerato che nel 2018 non era compreso fra i primi cinque rischi percepiti. Analogamente, il rischio di frodi o furto di dati entra nella top 5 in Italia, mentre a livello europeo e mondiale si classifica rispettivamente al sesto e settimo posto.

Il consolidarsi di questo timore fra manager e imprenditori evidenzia la sempre crescente sofisticazione e proliferazione degli attacchi informatici e delle minacce ad essi collegate, che trovano conferma e riscontro nei recenti attacchi alle infrastrutture pubbliche e alla vulnerabilità dei dati personali a disposizione delle aziende.

“La Survey Regional Risks for doing Business 2019 mostra dati che ritroviamo perfettamente nel comportamento delle imprese nostre clienti”, dichiara in una nota Elena Rasa, Chief Underwriting Officer di Zurich Italia. “Rispetto a qualche anno fa, stiamo assistendo a una crescente richiesta di protezione e tutela assicurativa sul fronte cyber, a dimostrazione di quanto il tema della sicurezza informatica sia divenuto ormai cruciale per la pianificazione e la gestione del proprio business. Attacchi informatici, furti di dati personali, falle e intrusioni tecnologiche possono generare, infatti, crisi reputazionali difficili da sanare. Per il rischio cyber, come per gli altri rischi fortemente sentiti dalle nostre aziende, la sedimentazione di una cultura della prevenzione rimane in ogni caso fondamentale”.

In Italia cambia la percezione sulla pervasività tecnologica

“I risultati della survey mostrano chiaramente un cambio di percezione in merito al rischio cyber da parte dei business leader italiani ed europei che lo pongono ora al vertice della classifica dei rischi. Tale percezione, tuttavia, risulta attenuata se si analizza la sezione rischi degli annual report delle aziende quotate in Europa, dove i rischi finanziari continuano a dominare, confermandosi una preoccupazione costante”, commenta Andrea Bono, Amministratore delegato di Marsh Italy. “Resta il fatto che la crescita dell’attenzione verso il tema cyber è un segnale importante e spetta a noi continuare a supportare le aziende per favorire una crescente cultura di mitigazione di questo rischio e una maggiore consapevolezza dell’importanza del tutelarsi contro eventuali attacchi”.

Altri rischi che preoccupano le aziende italiane in modo più marcato rispetto al resto del mondo sono gli eventi legati a fenomeni naturali e catastrofali, la cui frequenza è progressivamente aumentata negli anni, con impatti sempre più rilevanti sul territorio e sugli asset di famiglie e imprese. A questo proposito, vale la pena ricordare che il 91% dei comuni è a rischio di frane, allagamenti e alluvioni e che il 78% delle proprietà immobiliari è a rischio idrogeologico (Ispra 2018). Un’enfasi particolare viene data nel nostro Paese agli eventi catastrofali attribuibili a una cattiva gestione o a comportamenti umani scorretti (terzo posto in Italia, in coda alla classifica a livello europeo e mondiale).

I punti di tangenza più evidenti tra i rischi percepiti a livello europeo e globale e quelli maggiormente sentiti in Italia riguardano il cambiamento climatico e l’importanza sempre più pervasiva della tecnologia. In merito al primo, emerge la necessità di un nuovo patto “pubblico-privato” in grado di prevenire, e intervenire, a tutela di famiglie e imprese. Relativamente al secondo, il nostro Paese risulta molto più scoperto in termini sia di preparazione e comprensione del rischio sia di capacità di affrontarlo, risulta quindi fondamentale un’azione diffusa di valutazione del rischio cyber soprattutto a favore delle piccole e medie imprese, che sono i soggetti tipicamente maggiormente esposti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati