22 “Startapp” per l’innovazione digitale

Pubblicato il 10 Ago 2015

Ventidue progetti di applicazioni per telefonini, tablet e web che consentano di offrire servizi digitali valorizzando open data e archivi della Regione Toscana, dagli atti alla sanità e il sociale, dalla scuola al turismo alla mobilità, dalla cultura al paesaggio. Sono le applicazioni finaliste del concorso “Startapp contest”, lanciato a metà aprile dall’amministrazione regionale della Toscana, e che si è chiuso il 28 luglio. In palio fino a 20 premi da massimo 20 mila euro l’uno. 22 i progetti presentati, che saranno valutati da una giuria di esperti che deciderà entro la metà di settembre l’assegnazione dei riconoscimenti.

“Volevamo avvicinare la pubblica amministrazione a cittadini e imprese, offrendo nuovi servizi – spiega Vittorio Bugli, assessore ai Sistemi informativi e all’e-government – ma anche coinvolgendo cittadini e imprese nel pensarli e costruirli. Così abbiamo lanciato uno StartApp contest rivolto a imprese di nuova costituzione o di giovani, ma anche imprese anche già consolidate ma parti di una rete dove vi fosse una startup o una giovane impresa”.

Da oggi le idee saranno pubblicate sul sito open.toscana.it, dove chi è interessato potrà votare fino al 15 settembre la propria preferita, per un giudizio che non sarà vincolante per la commissione. Delle ventidue proposte presentate, 10 arrivano da start up o imprese giovanili e 12 da singoli professionisti, nove uomini e tre donne, che si impegnano a costituirsi in impresa nel caso di vincita del premio.

Il concorso segue all’hackathon, una maratona per sviluppatori, che si è svolto l’anno scorso all’Internet Festival di Pisa, e al workshop di coprogettazione con i migliori esperti italiani in tema di impresa e startup. “Vogliamo far emergere la comunità toscana che lavora sul web e l’innovazione – conclude Bugli – Soprattutto vogliamo creare un dialogo nuovo tra quel mondo e la pubblica amministrazione. Penso che ci guadagni sia l’uno che l’altra. Ma soprattutto ci guadagneranno cittadini e imprese”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati