L'APPROFONDIMENTO

5G, Abbagnara (Inwit): “Squilibrio outdoor-indoor rischia di creare nuovo micro digital divide”

Il Responsabile Marketing & Sales della tower company accende i riflettori sulla necessità di una ricezione ottimale del segnale all’interno degli edifici. Sanità, logistica e commercio le aree a più elevato potenziale. “Per le telco opportunità per massimizzare il Roi delle reti e per il real estate occasione per dare valore agli immobili”

Pubblicato il 19 Giu 2020

torri-5g

È sulle reti mobili indoor che si vanno progressivamente accendendo i riflettori. Consentire la connettività mobile ultraveloce all’interno degli edifici, in particolare quelli di grandi dimensioni adibiti ad attività strategiche, è fondamentale per il rilancio delle economie nazionali ma anche per l’erogazione di servizi sempre più innovativi a cittadini e imprese. Questo vale per le attuali tecnologie ma in particolar modo per il 5G che giocherà un ruolo da protagonista in numerosi settori a partire dalla sanità nell’ambito dei servizi di telemedicina e teleassistenza ma soprattutto sul fronte degli interventi chirurgici da remoto. Per non parlare della grande partita e-commerce in cui le attività di logistica e di magazzino fanno la parte del leone.

È evidente, dunque, che le connessioni mobili dovranno essere pienamente garantite all’interno dei building, soprattutto nelle città per la loro conformazione e nelle strutture complesse in cui le attuali tecnologie mobili fanno fatica a garantire la tenuta ottimale del segnale a causa di problemi strutturali di penetrazione. Il tutto anche in considerazione del potenziale delle tecnologie domotiche, della sensoristica, della virtual e augumented reality che renderanno i building più profittevoli e vedranno arricchita la user experience dei clienti/frequentatori.

In un recente studio di Analysys Mason è stato evidenziato che “le prestazioni e l’esperienza utente dei servizi mobili all’interno degli edifici – come aziende, ospedali, scuole, negozi – non possono più avere un ruolo secondario nell’era del 5G”. Le implementazioni outdoor hanno avuto finora la priorità con il risultato di inefficienze delle prestazioni all’interno degli edifici. “Il documento di Analysys Mason evidenzia un’esigenza che noi di Inwit stiamo proponendo al mercato già da tempo – sottolinea Gabriele Abbagnara, Responsabile Marketing & Sales di Inwit -. L’importanza di assicurare anche nelle aree indoor una ricezione ottimale del segnale radiomobile è un interesse che deve riguardare tutti gli attori del mondo delle tlc mobili: gli operatori perché possono ottimizzare le possibilità di ritorno economico dalle loro reti; i proprietari dell’immobile e coloro che hanno attività all’interno dello stesso perché possono rendere i building ready per tutte quelle applicazioni e i servizi che si stanno sviluppando nell’ambito della tecnologia mobile”.

Abbagnara evidenzia inoltre che lo “squilibrio” fra outdoor e indoor dovuto all’​utilizzo di frequenze con una minor penetrazione nelle aree chiuse “rischia di creare delle micro zone in digital divide mobile che sarebbero tagliate fuori dall’utilizzo dell’e-economy. Solo una copertura mobile del segnale mobile, sia del 4G che del 5G equilibrata tra outdoor e indoor permetterà uno sviluppo rapido e completo della telefonia mobile permettendogli di sviluppare tutte le sue capacità di innovazione sia in campo economico sia sociale”.

Inwit è già da tempo impegnata sul fronte delle installazioni nei grandi edifici tra cui quelle per diversi ospedali e numerose filiali bancarie nonché per location quali il Museo di Arte Contemporanea Maxxi di Roma, l’Hotel Bernini Bristol di Roma, la Sud Tirol Arena in occasione dei Mondiali di Biathlon, solo per citarne alcune.

Da evidenziare anche il ruolo strategico degli immobili a uso commerciale, fra cui ci sono i grandi centri commerciali, altro “target” fondamentale per lo sviluppo delle applicazioni sulla banda ultralarga mobile. Secondo quanto emerge dal “Commercial Real Estate Index 2020” realizzato da Deloitte – attraverso interviste a 750 fra proprietari di immobili, operatori, costruttori, broker e investitori – “le aziende del settore immobiliare commerciale devono prepararsi ad affrontare le sfide del futuro. Sarà essenziale dare priorità ai bisogni dei propri potenziali clienti, che sono sempre più influenzati dalle nuove tecnologie che ne comportano la variabilità delle preferenze e dei comportamenti d’acquisto”.  Le aziende immobiliari – evidenzia Deloitte -devono abbracciare al massimo le tecnologie di intelligenza artificiale che non solo possono migliorare l’efficienza operativa, ma permettono alle aziende di identificare i rischi e le opportunità relative al mercato immobiliare commerciale molto più velocemente rispetto ai processi attuali. Ed è necessaria massima attenzione alla cyber-security e alla privacy. Il 5G dunque può rappresentare la chiave di volta per abilitare l’uso di tecnologie di ultimissima generazione e anche per gestire al meglio la cybersecurity, considerando che le reti sono progettare in chiave security-by design.

Gli operatori infrastrutturali come Inwit possono avere un ruolo cruciale nello sviluppo delle coperture indoor – sottolinea ancora Abbagnara -. Possono innanzi tutto sviluppare la sensibilità verso questa necessità nuova per la telefonia mobile nei confronti degli operatori di Real Estate, che dovranno comprendere che dotare di impianti di copertura del segnale mobile gli immobili sarà una necessità al pari della dotazione di energia elettrica o riscaldamento, valorizzando il building”. “E potranno cooperare con gli operatori mobili – conclude il manager – per completare le loro reti di trasmissione con impianti indoor condivisi chiavi in mano, in modo da permettere una riduzione dell’investimento che già si presenta di forte entità per lo sviluppo del 5G”.

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