Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a una fortissima crescita del settore mobile, sia dal punto di vista degli abbonamenti che del consumo di dati.
Secondo i dati aggiornati dell’ultimo Mobility Report di Ericsson sono 8.4 miliardi le sim nel mondo. Nel solo quarto trimestre 2022 gli abbonamenti alla rete mobile sono cresciuti di 39 milioni di unità.
Continua a crescere anche l’utilizzo di Internet da mobile: sono circa 80 milioni i nuovi abbonamenti di tipo mobile broadband, arrivando così a un totale di 7,2 miliardi. In pratica oggi l’86% degli abbonamenti sono di tipo mobile broadband, ossia consentono di accedere a Internet, utilizzare app e servizi online.
Il traffico dati da mobile è raddoppiato negli ultimi due anni e si è attestato a un valore medio di crescita di circa il 50% anno su anno negli ultimi 8 anni. Una crescita così importante significa per gli operatori forti investimenti per implementare le nuove tecnologie e soddisfare la domanda.
Le previsioni
Le previsioni confermano una crescita del traffico pari a circa il 40% anno su anno; alla fine del 2028 ci saranno 5 miliardi di sim 5G e il traffico per utente supererà i 50 GB al mese. Ecco che importanti investimenti dovranno essere garantiti nei prossimi anni per implementare tutta la capacità necessaria a soddisfare la domanda.
5G ed efficienza energetica
Le reti mobili oggi rappresentano circa lo 0,2% delle emissioni globali di anidride carbonica e circa lo 0,6% del consumo globale di energia elettrica. Immaginando una bolletta globale, già nel 2020 gli operatori spendevano oltre 25 miliardi di dollari in energia per far funzionare le reti mobili che oggi ci permettono di telefonare e utilizzare una infinità di servizi e applicazioni online. Considerando la sola Italia, il settore delle telecomunicazioni si colloca al terzo posto nella classifica delle industrie a più alto consumo di energia.
In questo contesto, considerato che la domanda di connettività continuerà a crescere e con essa l’utilizzo di energia e le relative emissioni, è necessario utilizzare la tecnologia energeticamente più efficiente in grado di venire incontro alla continua crescita della domanda di dati. Questa tecnologia è il 5G.
Le Tlc giocano dunque un ruolo decisivo all’interno dello sforzo globale per contrastare il riscaldamento climatico e hanno il potenziale di ridurre le emissioni industriali totali nel mondo del 15%. Per centrare l’obiettivo, però, le aziende devono adottare un approccio che coinvolga l’intera catena del valore perseguendo obiettivi comuni che vanno dal dimezzamento delle emissioni totali entro il 2030 alle operazioni net zero nel 2050.
La “guida” di Ericsson
Ericsson ha lanciato la strategia “Breaking the Energy Curve” che delinea tre fasi su come scalare il 5G tenendo conto della sostenibilità e riducendo il consumo energetico totale della rete, sfidando l’approccio tradizionale del settore.
- Pianificare in modo diverso – concentrarsi su un’evoluzione sostenibile della rete; adottare una visione olistica degli obiettivi aziendali e delle realtà di rete per consentire una pianificazione e un funzionamento della rete a sostegno delle ambizioni aziendali e di sostenibilità.
- Implementare in modo diverso – modernizzare efficacemente la rete esistente è essenziale quando si implementa su larga scala il 5G per ridurre il consumo energetico totale della rete mobile.
- Operare in modo diverso – sfruttare l’intelligenza artificiale e il machine learning (Ai/Ml) e l’automazione per massimizzare le prestazioni del traffico con un consumo energetico ridotto al minimo.
Le priorità: efficienza sulla Ran e visione olistica
Poiché i prodotti e le soluzioni per la rete di accesso radio (Ran) consumano la maggior parte dell’energia in una rete mobile, il rapporto evidenzia la necessità per gli operatori di dare costantemente priorità al risparmio energetico della Ran, man mano che vengono rilasciate nuove generazioni di prodotti ad alta efficienza energetica. Questo, per Ericsson, è il modo migliore per tenere sotto controllo l’utilizzo di energia e offrire al contempo un’esperienza utente eccellente.
La guida raccomanda di adottare una visione olistica dell’evoluzione, dell’espansione e del funzionamento della rete per interrompere la traiettoria ascendente del consumo energetico delle reti mobili. Questo approccio aiuterà anche ad affrontare la sfida della crescita esponenziale del traffico dati.
La strategia fornisce anche linee guida su come essere più efficienti dal punto di vista energetico, sostenibili e convenienti, estendendo al contempo la portata e i vantaggi del 5G con casi d’uso nuovi e avanzati, aiutando così gli operatori a raggiungere l’obiettivo generale di azzeramento delle emissioni nette entro il 2050.
I progetti di Ericsson
Vodafone ed Ericsson hanno implementato a Londra una nuova stazione radio 5G che ha visto il consumo di energia diminuire mediamente del 43% (su base giornaliera) e fino al 55% nelle ore non di punta, rispetto alla precedente generazione di tecnologia.
Anche EE, parte del gruppo BT, sta implementando la più recente tecnologia radio ultraleggera di Ericsson per offrire una migliore efficienza energetica e prestazioni di rete 5G in tutto il Regno Unito.Al centro la soluzione Massive MIMO “AIR 3268” della multinazionale svedese che è quella più efficiente dal punto di vista energetico distribuita in Europa: si tratta di una riduzione del consumo energetico fino al 40%, contribuendo a migliorare anche la capacità, la copertura, la velocità e l’esperienza degli utenti.
Il riconoscimento di Abi
Secondo Abi Research, che ha classificato più di 80 fornitori e venditori Tlc, Ericsson guida il ranking dei provider più sostenibili, classificandosi al primo posto principali categorie Ran (radio access network), tra cui Massive MIMO, 5G RAN, software AI-driven e soluzioni di antenna
In termini di impatto, Ericsson è anche in cima alla lista dei fornitori per i suoi obiettivi di emissioni Net Zero. L’azienda è infatti determinata a dimezzare le emissioni della sua catena del valore entro il 2030 e a raggiungere il Net Zero entro il 2040.