IL PROTOCOLLO

5G Broadcast, alleanza tra le tv europee: “Sviluppo a prova di futuro”

L’intesa dà il via alla “European Roadmap” che consentirà di implementare servizi di trasmissione basati sulla quinta generazione mobile. Le prossime Olimpiadi e i Mondiali di calcio banco di prova. Il Cto Rai, Stefano Ciccotti: “Puntiamo a realizzare anche anche nuovi casi d’uso come sistemi di intrattenimento per auto e servizi per le emergenze”

Pubblicato il 07 Lug 2023

5g-4

I principali broadcaster europei supportano la tecnologia di trasmissione broadcast 5G. E firmano un Protocollo d’Intesa alla vigilia della World Radio Conference 2023 per la cooperazione sulle attività congiunte riguardanti la trasmissione 5G in Europa.

La European Roadmap

L’intesa dà il via alla “European Roadmap” che consentirà di implementare servizi di trasmissioni su 5G come integrazione alle implementazioni Dtt esistenti. Dall’inizio del 2023, il 5G Broadcast è pronto per il lancio commerciale: la standardizzazione è stata ampiamente completata, i test da parte dei principali broadcasters europei sono in corso da diversi anni e sono già stati sviluppati i primi prototipi di smartphone.

Ciò significa che tutti i componenti sono disponibili, in particolare i dispositivi compatibili con il 5G Broadcast, consentendo ai servizi di trasmissione 5G e agli operatori di rete di sviluppare nuovi servizi e modelli di business. I principali broadcasters europei adottano una tabella di marcia per il roll-out. A firmare il protocollo i broadcaster europei di Francia (France Télévisions), Italia (Rai), Germania (Swr, BR), Paesi Bassi (Npo), Irlanda (Rté) e Austria (Orf/Ors).

L’obiettivo del protocollo

Basato sulla “Roadmap to 5G Broadcast”, il protocollo si pone come obiettivo di cooperare sulle attività per definire ulteriormente i servizi e le opportunità di trasmissione insieme alla conferma dei loro modelli di business. Numerose applicazioni di trasmissione 5G sviluppate congiuntamente e casi d’uso commerciali saranno presentati a Parigi alle Olimpiadi estive del 2024 e in occasione del Campionato Europeo di calcio in Germania. Ciò consentirà ai broadcasters di valutare con precisione la fattibilità dell’adozione e dell’implementazione del nuovo standard di trasmissione entro i prossimi anni.

Uno sviluppo a prova di futuro

“L’obiettivo è quello di consentire a un Ecosistema Europeo di trasmissione 5G per i media pubblici, gli operatori culturali, i provider di contenuti creativi e audiovisivi, di raggiungere i dispositivi mobili tramite ricezione diretta e di rendere la trasmissione 5G pronta per il mercato – spiega il Cto Rai, Stefano Ciccotti – Con questo sviluppo a prova di futuro saranno possibili anche nuovi casi d’uso e modelli di business come sistemi di intrattenimento per auto, servizi per le emergenze e l’informazione, o per il metaverso”.

Il 5G democratizza l’accesso ai contenuti

Trasmissione IP senza interferenze nella banda di frequenza Uhf. La tecnologia consente un accesso facile e democraticamente importante ai contenuti audiovisivi. Consente inoltre agli operatori di rete e ai fornitori di contenuti multimediali di trasportare contenuti e dati a un largo numero di utenti anche in caso di crisi -durante gli eventi live, ad esempio- senza influire sulla rete mobile 5G. I servizi basati su trasmissioni 5G integreranno le implementazioni Dtt esistenti e faranno progredire le reti terrestri verso un futuro basato sull’IP.  La base per la trasmissione senza interferenze è lo spettro di frequenze Uhf tra 470 MHz e 694 MHz, che è stato collaudato in tutta Europa e si aggiunge alla trasmissione utilizzata esclusivamente per produzioni dal vivo da istituzioni culturali che utilizzano la tecnologia di produzione wireless.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati