IL CASO

5G, Huawei pronta a vendere ad Apple i suoi chip

Il fondatore e Ceo del colosso cinese, Ren Zhengfei si è detto disponibile a offrire la propria tecnologia a Cupertino: “Jobs è stato un grande uomo, a lui si deve il mobile Internet”. E nel frattempo la compagnia cinese incassa il via libera in Germania per partecipare ai bandi per la realizzazione dell’infrastruttura di ultima generazione

Pubblicato il 15 Apr 2019

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Huawei è aperta all’ipotesi di vendere chipset per la connettività 5G ad Apple. A dirlo è stato niente meno che il fondatore e Ceo del colosso tecnologico cinese, Ren Zhengfei, durante un’intervista concessa a Cnbc. Una presa di posizione che potrebbe avere enormi ripercussioni sul mercato degli smartphone e sugli scenari competitivi futuri: Apple infatti al momento non dispone di un device pronto per collegarsi alle reti di ultima generazione, ed è – per lo meno sulla carta – in ritardo rispetto ai principali competitor, Huawei in primis che invece ha sviluppato in proprio i modem e ha presentato al Mobile World Congress di Barcellona i primi device predisposti 5G-ready. Apple, riporta Cnbc, non ha commentato la dichiarazione di Ren, ma non ci sarebbe da stupirsi se ci fosse dell’interesse nei confronti dell’offerta: per effetto della Trade war e delle accuse di spionaggio rivolte dall’amministrazione Trump, i telefoni prodotti da Huawei hanno negli Stati Uniti vita difficile, quindi da quel punto di vista la concorrenza sarebbe quasi inesistente. D’altra parte, Cupertino sta sperimentando diverse difficoltà nel passaggio di fornitura da Qualcomm a Intel per quanto riguarda i chipset che equipaggeranno gli iPhone predisposti per il 5G. E troverebbe in Ren un supporter entusiasta: Apple è una “grande azienda” e Steve Jobs è stato “un grande uomo”, ha detto il manager ai microfoni di Cnbc. “Jobs non è stato grande solo perché ha creato Apple, ma perché ha dato vita a un’era, l’era del mobile Internet. Dire che è stato grande è riduttivo, è stato straordinario”.

Una captatio benevolentiae che sottolinea l’importanza sempre maggiore del comparto consumer per Huawei, diventato – anche grazie al cambio di strategia commerciale, con prezzi adeguati a quelli dei competitor più costosi – il principale motore di business del gruppo, superando la business unit dedicata alle tecnologie di rete, preponderante fino allo scorso anno. Un comparto da cui proprio oggi è comunque arrivata una buona notizia: l’Authority tedesca sulle Tlc ha dato a Huawei l’assenso per partecipare alla corsa in Germania per costruire il network 5G. Ad annunciarlo è stato lo stesso Jochen Homann, al vertice della Bundesnetzagentur (l’agenzia federale di regolamentazione), in un’intervista al Financial Times. Quello di Homann è il più chiaro segnale che il colosso di Shenzhen, nel mirino Usa per i timori sulla sicurezza, non sarà escluso dalla realizzazione del 5G in Germania, malgrado le forti pressioni di Washington. “La posizione che la Bundesnetzagentur prende è che nessun fornitore di equipaggiamenti, incluso Huawei, deve o può essere specificamente escluso”, ha osservato il commissario.

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