L'INIZIATIVA

5G, l’Emilia-Romagna battezza il tavolo regionale

Formato da esperti, rappresentanti degli enti locali e operatori, il gruppo di lavoro metterà a disposizione della comunità un patrimonio di conoscenze con enfasi sugli aspetti autorizzativi, normativi e sanitari

Pubblicato il 02 Ott 2020

5g

Del 5G si è molto sentito parlare ultimamente. Da una semplice nuova tecnologia per i sistemi cellulari caratterizzata da alta capacità e bassissima latenza a un sistema con molte antenne distribuite nei luoghi densamente popolati per consentire di erogare la massima capacità possibile, cercando di ridurre la potenza in trasmissione. Al solito ci sono comitati a favore del servizio e comitati contrari ai campi elettromagnetici. Sotto il profilo sanitario la discussione si trova a prendere in considerazione migliaia di studi, alcuni generici altri focalizzati sul sistema 5G specifico. Anche sotto il profilo urbanistico l’impatto è interessante, considerando che tante antenne di bassa potenza vicino all’utenza costituiscono uno schema alternativo a poche antenne spesso a chilometri dall’utenza. In questo scenario complesso il tentativo è quello di tenere assieme tutti gli Enti, almeno a livello regionale, con un’informazione omogenea e anche con un confronto continuo con gli operatori cellulari, che sono 4 su tutte le frequenze e divengono 5 se si considera la sola rete di accesso ad alta capacità. Incontrarli significa anche capire se è possibile pianificare l’utilizzo dei 6 V/m massimi, in modo da favorire il pluralismo e quindi la varietà di offerta all’utenza.

In questo contesto Regione Emilia-Romagna ha adottato la DGR 818/2020 proprio per istituire un Tavolo regionale sul 5G, per lo studio, l’analisi e la condivisione degli aspetti tecnici e amministrativi relativi alla diffusione del 5G sul nostro territorio, che coinvolga rappresentanti di Regione Emilia-Romagna, Enti Locali, Lepida, Aziende Sanitarie, ARPAE, Università e Centri di Ricerca, operatori cellulari.

Gli obiettivi del tavolo sono: creare e mettere a disposizione della comunità un patrimonio comune di conoscenza sul 5G con enfasi sugli aspetti autorizzativi, normativi e sanitari, anche avvalendosi di competenze terze; delineare linee guida a supporto dell’individuazione dei luoghi idonei per nuovi impianti, dell’accelerazione delle procedure amministrative per il rilascio delle autorizzazioni su siti pubblici o su siti privati; concertare la diffusione del sistema 5G a livello territoriale con gli operatori cellulari per consentire una diffusione omogenea, con capacità adeguata, contenendo o riducendo l’impatto elettromagnetico; raccordarsi con gli altri eventuali tavoli analoghi per costruire una visione omogenea della Pubblica Amministrazione; analizzare le istanze di cittadini e imprese veicolate dagli Enti locali per trovare risposte omogenee. Lepida sta raccogliendo alcuni materiali tecnici messi a disposizione di tutti e il repository è disponibile al link http://5g.chaos.cc. Di fondamentale importanza il raccordo con tutte le iniziative in corso tra cui ad esempio quella della Città Metropolitana di Bologna.

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