INNOVAZIONE

5G, Vodafone lancia OpenRan la tecnologia che toglie “potere” ai vendor

Il sistema, messo a punto con Intel, consente di standardizzare la progettazione di hardware e software nell’ambito delle operazioni su piloni e antenne. Una doccia fredda per Ericsson, Nokia e Huawei. Via alla sperimentazione in Uk

Pubblicato il 07 Ott 2019

Bundeswehr Fliegerhorst Schortens, bei Jever. Vodafone nimmt einen neuen LTE Funkmast in Betrieb und versorgt so die Umgebung mit Breitband Mobilfunk.

Una tecnologia radio open access in grado di standardizzare la progettazione di hardware e software nell’ambito delle reti di Tlc per equipaggiare piloni e antenne. Ma soprattutto in grado di abbattere il “peso” dei vendor, nel caso specifico Huawei, Ericsson e Nokia. Ad annunciare la novità è Vodafone e la tecnologia in questione si chiama OpenRan ed è stata messa a punto insieme con Intel.

Già testata nei laboratori in Sud Africa e implementata in Turchia nell’ambito di un progetto per fornire servizi 2G e 4G nelle aree rurali e urbane, OpenRan è ora protagonista della prima sperimentazione nel Regno Unito e potrebbe presto ampliare gli orizzonti ad altri Paesi europei. Vodafone ha inoltre avviato sperimentazioni sulla tecnologia per consentire a un maggior numero di consumatori nella Repubblica Democratica del Congo e in Mozambico – che hanno comunità in gran parte rurali e si trovano in fondo all’indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite – di effettuare chiamate mobili e accedere ai dati. I trial riguarderanno i servizi 2G, 3G e 4G. E nel futuro sarà possibile anche il 5G over OpenRan.

La tecnologia oltre a rendere più “indipendente” l’operatore, potrebbe persino generare benefici per i consumatori i termini di costi per le chiamate e la navigazione online. “OpenRan migliora l’economia della rete permettendoci di raggiungere più persone nelle comunità rurali e ciò sostiene il nostro obiettivo di costruire società digitali in cui nessuno è lasciato indietro”, ha dichiarato il ceo Nick Read.

Vodafone Group sta assumendo un ruolo guida nella sperimentazione di nuove tecnologie innovative in Europa – si legge nella nota di annuncio di OpenRan – che promettono di aumentare notevolmente il numero di aziende in grado di fornire apparecchiature di rete mobile agli operatori di telecomunicazioni. La fornitura globale di apparecchiature per reti di telecomunicazione si è concentrata in una manciata di aziende negli ultimi anni. Una più ampia scelta di fornitori salvaguarderà la fornitura di servizi a tutti i clienti mobili, aumenterà la flessibilità e l’innovazione e, soprattutto, potrà aiutare ad affrontare alcune delle sfide di costo che ostacolano la fornitura di servizi Internet alle comunità rurali e ai luoghi remoti di tutto il mondo.

Vodafone ha iniziato a collaborare con numerosi nuovi fornitori che forniscono tecnologia OpenRan, tra cui le statunitensi Parallel Wireless e Mavenir e Lime Microsystems con sede nel Regno Unito per Open CrowdCell.

Che cos’è OpenRan

Dal 2017, Vodafone ha dato il via alla creazione di nuovi approcci per la costruzione e l’implementazione di infrastrutture di rete di telecomunicazione con altre società di telecomunicazioni e tecnologia nell’ambito dell’associazione industriale Telecom Infra Project (TIP). OpenRan è stato creato all’interno di Tip come un modo per connettere alcune delle comunità del mondo con il minor accesso alle reti di telecomunicazione.

La rete di accesso radio (Ran) è l’infrastruttura – composta da piloni e antenne – che gli operatori di telecomunicazioni utilizzano per trasportare il traffico mobile. OpenRan è una tecnologia che riduce i costi di fornitura di servizi Internet e voce standardizzando il design e la funzionalità dell’hardware e del software nella Ran, aumentando il numero di aziende in grado di fornire componenti diversi.

L’approccio OpenRan è in fase di sviluppo da diversi anni e si basa in parte sul lavoro svolto da Vodafone per sviluppare una tecnologia a “piccola cellula” per le città chiamata Open CrowdCell, che è in uso in Spagna e Turchia. Open CrowdCell ha una gamma più breve rispetto agli alberi e alle antenne e utilizza hardware standardizzato per il quale una gamma di fornitori può sviluppare applicazioni software.

OpenRan, cosa faranno le altre telco?

Quali sono i piani degli operatori di telefonia mobile nell’utilizzo della tecnologia OpenRan nelle reti 4G subito e poi in quelle 5G? In un sondaggio condotto da Monica Paolini di Senza Fili per Mavenir, ecco cosa è emerso: tutti gli operatori intervistati stanno prendendo in considerazione l’utilizzo di OpenRan nelle proprie reti; il 43% degli intervistati è aperto a sostituire i fornitori attuali durante la distribuzione di OpenRan; i risparmi sui costi sono stati citati dal 25% degli intervistati come motivo per considerare più fornitori; l’84% degli operatori prenderà in considerazione l’implementazione di Rru e Bbu di diversi fornitori nelle distribuzioni OpenRan; i costi bassi sono una componente chiave per l’adozione di OpenRan.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Who's Who


Aziende


Argomenti


Canali

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati