MADE IN ITALY

5G, Vodafone lancia una soluzione per il tracciamento della filiera del pane

In collaborazione con Ibm e il panificio Longoni sviluppato un sistema che monitora tutte le fasi, dalla coltivazione alla vendita al consumatore finale, grazie all’uso di avanzati sensori connessi alla rete mobile di quinta generazione

Pubblicato il 29 Mar 2021

VodafoneSmartAgriculture5G_02

Smart agriculture e Food si innovano grazie a 5G, Intelligenza artificiale e tecnologia blockchain: merito di Vodafone, che presenta una nuova soluzione di tracciamento dell’intera filiera di produzione del pane (dalla coltivazione nel campo alla vendita al consumatore finale), studiata per elevare gli standard qualitativi dei prodotti agricoli e ridurre l’impatto ambientale.

Sviluppata nell’ambito della sperimentazione 5G di Milano, di cui Vodafone è capofila, il progetto è stato realizzato con il Panificio Davide Longoni e in collaborazione con Ibm, partner storico di Vodafone nel campo dell’innovazione e della trasformazione digitale. La soluzione è stata realizzata a partire da un sistema di sensoristica 5G installato presso un campo coltivato a segale nel Parco della Vettabbia a Chiaravalle e ha coinvolto il consumatore finale nel punto vendita del panificio Longoni a Milano.

5G chiave di volta grazie alla bassissima latenza

Grazie alla banda ultralarga e alla bassissima latenza del 5G, la soluzione Vodafone di Smart agriculture permette di seguire e monitorare, attraverso dati e immagini, tutte le fasi della produzione del pane: dalla coltivazione del campo al processo di raccolta da parte del coltivatore, dalla lavorazione delle materie prime alla trasformazione in prodotti finiti da parte del panificatore, fino alla vendita al consumatore finale. La soluzione include diverse tecnologie Ibm di cloud ibrido e AI per portare nuova efficienza e risultati, dal campo coltivato fino al punto vendita. Modelli predittivi, algoritmi di computer vision e machine learning elaborano in tempo reale i dati raccolti in campo e nel panificio, mentre tramite tecnologia Ibm Blockchain viene garantito il tracciamento del prodotto lungo tutta la filiera al fine di garantirne l’autenticità e di certificarne il rispetto di parametri organolettici e qualitativi.

“La digitalizzazione dell’agricoltura e delle filiere del food – afferma Giorgio Migliarina, direttore di Vodafone Business – rappresenta un passo decisivo per promuovere maggiore efficienza, resilienza e sostenibilità per l’intero settore. Internet of things, Intelligenza artificiale e Blockchain offrono una grande opportunità per fornire ad agricoltori, fornitori, distributori, retailers e ai consumatori finali una panoramica completa e trasparente sulle colture, sulla catena di approvvigionamento e sulla produzione. Questo progetto dimostra come si possa ora parlare di digitalizzazione e integrazioni a scala di tecnologie diverse in filiere molto frammentate e distribuite, come quelle dell’agricoltura e del food, che hanno una quota significativa di piccole e medie imprese che contribuiscono in modo sostanziale al Made in Italy. Inoltre l’Internet of things, di cui Vodafone è leader a livello mondiale, ha un ruolo sempre più significativo per l’ambiente e i suoi benefici saranno ulteriormente potenziati grazie al 5G, non solo nel settore dell’agricoltura, ma anche nella logistica e nella mobilità”.

Prevenibili anche le malattie delle colture

Grazie al progetto 5G Vodafone di Smart agriculture, il coltivatore può avere accesso a una grande quantità di dati, acquisiti sia nella fase di semina che di raccolto, monitorare costantemente da remoto e in tempo reale le condizioni del campo e, grazie ad algoritmi predittivi, ricevere informazioni utili per intervenire con irrigazioni mirate o per prevenire malattie delle colture, evitando così danni al raccolto e spreco di risorse preziose. A sua volta, il panificatore può seguire la fase di coltura visualizzando i dati direttamente dal campo e beneficiare di un prezioso supporto tecnologico nel processo di lavorazione del pane. Grazie ai sensori installati nel laboratorio, alla videoanalisi 5G e alle reti neurali, la soluzione permette infatti di valutare i livelli di ph dell’impasto, monitorare da remoto il processo di lievitazione del pane e avvisare il panificatore dell’avvenuta lievitazione al momento corretto, quando il prodotto è pronto per essere infornato.

La soluzione si completa estendendo informazioni e trasparenza fino al cliente finale, dal campo alla vendita: la soluzione infatti, grazie alla tecnologia blockchain, coinvolge lo stesso consumatore che dal suo scontrino, direttamente presso il punto vendita, può accedere a tutti i dati raccolti durante la produzione, ricostruendo l’intera filiera e accertando la territorialità, l’autenticità e la qualità del prodotto che sta acquistando.

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