Fotografare nell’era dell’innovazione usando come strumento lo smartphone e come canali Instagram e Facebook: un manuale SmartPhoto (De Agostini Libri, 9,90 euro, 176 pagine) lancia la sfida della fotografia ben fatta e artistica da telefonino. È qualcosa su cui i fotografi ‘old style’ potrebbe storcere il naso e della quale invece è convinto l’autore, un grande rappresentante italiano della categoria quale Valerio De Berardinis, che si prefigge appunto lo scopo di insegnare ai tantissimi aspiranti fotografi armati di smartphone l’abc della fotografia.
È un pratico volume che svela tecniche, accorgimenti e segreti per evitare gli errori più comuni, migliorare la qualità delle immagini, cercare un approccio originale e creativo.
Capire cos’è un’inquadratura; conoscere le regole della composizione; apprendere nozioni come esposizione e profondità di campo per poter catturare e trasmettere emozioni, proprio come i più grandi fotografi. Imparare, infine, a usare le app di post-produzione, che aiutano a rendere le foto davvero speciali per condividerle sui social network.
“La tecniche base della fotografia sono le stesse – scrive nell’introduzione De Berardinis – sia che si utilizzi una macchina fotografica analogica o digitale sia uno smartphone”. Dai ritratti alla fotografia panoramica e di paesaggio, dalle foto di soggetti in movimento all’abilità di saper cogliere l’attimo nel momento decisivo, fino alla recente moda dei “selfie”, gli autoritratti che imperversano su Instagram e Facebook: ogni genere di fotografia, spiega l’autore, richiede un minimo di impegno e consapevolezza. Lo scopo di SmartPhoto è proprio quello di far capire come uno smartphone può essere uno strumento al servizio della creatività e che non sempre è necessario avere con sé una reflex dotata di obiettivi e attrezzature ultracostose e ingombranti.
“Anche con la fotocamera del cellulare – spiega De Berardinis – la differenza tra un semplice scatto e una buona foto c’è e si vede. Il libro svela tecniche, accorgimenti e segreti per evitare gli errori più comuni, migliorare la qualità delle immagini, cercare un approccio originale e creativo”.
Insomma, tirar fuori il Cartier-Bresson o la Diane Arbus che ognuno si porta dentro non è difficile. Il libro, in particolare, è pensato per i più giovani o per coloro che non hanno mai visto una fotocamera analogica o un rullino fotografico, e che hanno iniziato a far foto proprio con un telefonino o uno smartphone. Non è un caso che la smartphotography sia diventata in pochi anni, complice il boom dei social network, probabilmente l’hobby più praticato al mondo, con miliardi di foto che hanno invaso il web e le schede di memoria dei telefonini. Il libro non trascura i fenomeni Instagram, Facebook e dintorni, fornendo istruzioni per l’uso per diventare, attraverso lo strumento della condivisione, perché no, una piccola celebrity della fotografia anche sul web.