Il crowdfunding? S’impara all’università. L’ateneo di Milano Bicocca ha dato vita alla prima piattaforma che consente a studenti, docenti e ricercatori di finanziare i propri progetti.
L’iniziativa nasce in collaborazione con il portale italiano di crowdfunding Produzioni dal Basso e vuole mettere a disposizione di chi frequenta l’università una modalità di finanziamento alternativa rispetto ai tradizionali bandi. Milano Bicocca non è nuova a esperimenti del genere. Già la raccolta fondi per CoderBot, il robot didattico per le scuole primarie e secondarie, si era chiusa con più di 7 mila euro di donazioni raccolte in due mesi, ben il 140% dell’obiettivo iniziale. Ora l’ateneo punta sul cofinanziamento delle campagne.
L’università ha infatti coinvolto nel progetto aziende ed enti terzi. In questo modo i progetti selezionati, che riusciranno a raccogliere almeno il 50% dei fondi necessari a realizzare l’idea dal crowdfunding, otterranno il restante 50% dalle aziende partner dell’iniziativa. “È un modello innovativo e per ora unico nel suo genere, almeno tra le università italiane”, spiega il rettore Cristina Messa. “I progettisti selezionati riceveranno formazione e assistenza per imparare a costruire campagne di successo. I mini corsi saranno dedicati a fornire strumenti efficaci per favorire l’interesse di potenziali sostenitori. Da qui l’idea di chiamare la piattaforma Università del Crowdfunding”.
Il primo bando è atteso in autunno. Durante l’estate Bicocca e Produzioni dal Basso terranno sui social una sorta di diario di avvicinamento dedicato ai futuri fundraiser. Fornendo informazioni, suggerimenti ed esempi di casi di successo. A settembre ci sarà la presentazione del bando e il lancio del sito. I progetti selezionati inizieranno il percorso di training tra novembre e dicembre, in vista della pubblicazione sulla piattaforma entro la fine di dicembre. La seconda call for ideas scatterà nella primavera 2019.
“Questo modello di raccolta fondi – dice il prorettore alla Valorizzazione della ricerca Danilo Porro – permetterà alle imprese di valorizzare il proprio impegno sociale a favore della ricerca e a studenti e ricercatori di sviluppare e ampliare i rapporti con le aziende. Per tutti, una palestra per testare e sviluppare le soft skill necessarie per confrontarsi con il mercato e l’imprenditorialità”.
“Il mondo dell’Università e della ricerca può utilizzare lo strumento del crowdfunding come driver per alimentare nuovi progetti, coniugati a un approccio didattico che si propone di potenziare nuove competenze: dalla creazione di un business plan alla capacità di progettazione e comunicazione di un’idea, fino alla sua realizzazione», spiega Angelo Rindone, ceo di Produzioni dal Basso.
In programma per il futuro c’è anche la creazione di un ambiente completo, che affianchi alla modalità reward based anche l’equity based crowdfunding, adatto al finanziamento di spin-off e start-up.