L’Italia ha un ottimo rapporto qualità-prezzo quando si tratta del costo dell’abbonamento internet: siamo primi in Europa meridionale, sesti nell’intero vecchio continente e decimi nel mondo. La classifica (Global Internet value index) è stilata da Surfshark e misura il “valore di internet” come rapporto tra la velocità della connessione e la sua accessibilità. Il nostro indice è di 0,1959, che è del 169% superiore alla media globale, e significa che gli italiani ottengono Internet a un prezzo equo rispetto ad altri paesi del mondo, ovvero che il nostro Internet value è molto alto.
La classifica mondiale è guidata da Israele, Singapore, Francia, Danimarca e Australia, dove il valore di internet supera la media mondiale, rispettivamente, di 9,5 volte, 8,5 volte, 6,6 volte, 5,5 volte e 3,5 volte. Sul versante opposto, Mozambico, Camerun, Uganda, Zimbabwe e Yemen. In quest’ultimo paese il valore di internet è di 200 volte inferiore rispetto alla media globale.
L’Oceania e l’Europa sono al vertice della classifica del valore di internet. Nel vecchio continente 8 persone su 10 possono godere di prezzi equi. In Nord America si scende a 7 su 10, in Sud America a 6 su 10 e in Africa e Asia a 4 su 10. La popolosità di queste regioni fa sì che in media nel mondo meno di 4 persone su 10 (39%) possono accedere a internet a prezzi equi, mentre il restante 61% (quasi 5 miliardi di persone) deve fare i conti con prezzi troppo alti – o perché non proporzionali alla capacità di spesa o perché eccessivi rispetto alla velocità della rete.
Il primato dell’Italia
Lo studio di Surfshark classifica 117 paesi e territori in base all’indice del valore Internet (IVi), che è determinato dai rapporti tra velocità e convenienza di internet a banda larga fissa e mobile. Quattro gli indicatori che influenzano direttamente l’aspetto qualità/accessibilità: 1) ore di lavoro necessarie per permettersi internet fisso a banda larga; 2) ore di lavoro necessarie per permettersi internet mobile; 3) velocità media di download a banda larga fissa (Mbps); 4) velocità media di download di internet mobile (Mbps).
L’Italia si colloca al 6° posto in Europa con un indice superiore del 55% rispetto alla media europea. L’Italia è al 1° posto nel Sud Europa; ha un indice superiore del 16% rispetto alla Spagna e un indice superiore del 216% rispetto al Portogallo.
Europa al top per prezzi equi
In Europa l’internet value è di 1,5 volte superiore alla media mondiale: siamo la seconda regione migliore dopo l’Oceania (dove l’indice del valore di internet è 2,5 volte superiore alla media globale) con il 78% delle persone che ottiene internet a prezzi equi.
La Danimarca è al comando in Europa con un indice quasi quattro volte superiore alla media europea, seguita a ruota dalla Francia. In termini di valore complessivo di internet, i paesi dell’Europa occidentale tendono a ottenere i risultati migliori, con un indice superiore di circa il 58% rispetto alla media della regione. Tuttavia, il valore di internet è inferiore alla media di circa il 25% in due paesi dell’Europa occidentale, Austria e Belgio.
I paesi del nord Europa ottengono buoni risultati in termini di valore di internet (indice superiore di circa il 31% rispetto alla media europea). Tuttavia, quattro paesi del Nord Europa, Norvegia, Irlanda, Lettonia ed Estonia, pagano un prezzo eccessivo per le connessioni internet.
L’Europa dell’Est ha una performance media, con il suo indice inferiore di circa il 7,4% rispetto alla media europea. La Romania è al terzo posto nella regione ed è l’unico paese dell’Europa orientale che fa parte dei primi 10 paesi europei.
L’Europa meridionale ha i risultati peggiori tra le quattro sottoregioni del continente, con un indice inferiore del 50,9% rispetto alla media europea. I tre paesi con il punteggio più basso – Bosnia ed Erzegovina, Albania e Macedonia del Nord . si trovano tutti nell’Europa meridionale. Dei 10 paesi europei di livello più basso, tutti tranne uno (Bielorussia) sono dell’Europa meridionale.
Asia e Africa, prezzi troppo alti
In Asia solo 4 persone su 10 possono accedere a internet a un prezzo equo. Israele è in testa in Asia con il miglior indice di valore di Internet, seguito da Singapore e Corea del Sud.
Confrontando il valore di Internet in Africa, 4 persone su 10 possono accedere a internet a un prezzo equo. Il Sudafrica rimane il leader assoluto, con l’Egitto al secondo posto, seguito dal Marocco. Sul versante opposto lo Zimbabwe e l’Uganda rimangono i paesi africani con la posizione più bassa, seguiti da vicino dal Camerun.
Il gap tra America del Nord e del Sud
In Nord America, 7 persone su 10 possono accedere a internet a un prezzo equo. Gli Stati Uniti superano il Canada per quanto riguarda il valore di internet.
Il 59% dei sudamericani ottiene internet a un prezzo equo. Il Cile è il leader del Sud America per quanto riguarda il valore di Internet, seguito da Uruguay e Brasile.
“L’indice del valore internet offre la possibilità di esaminare la connessione Internet da una prospettiva pratica, ovvero se otteniamo ciò per cui paghiamo. Anche i paesi economicamente ricchi con internet relativamente veloce possono pagare più del dovuto rispetto ad altri in tutto il mondo“, afferma Agneska Sablovskaja, capo ricercatore di Surfshark. “Tuttavia, alcuni paesi potrebbero avere internet più lento ma anche pagare un prezzo notevolmente inferiore, che è quindi considerato equo”.