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Abi, in crescita i pagamenti elettronici, ma il contante resiste

Nel 2013 le famiglie hanno utilizzato sempre di più denaro di plastica, soprattutto per lo shopping online. Ma il numero dei prelievi allo sportello automatico aumenta del 2% rispetto al 2012

Pubblicato il 04 Dic 2013

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Crescono i pagamenti elettronici, ma il contante continua a resistere. Questo è il principale trend evidenziato dall’Abi in un recente comunicato stampa, a margine del convegno odierno “Carte 2013”, organizzato da Abi e Consorzio Bancomat per fare il punto sui sistemi di pagamento in Italia.

Le famiglie italiane utilizzano sempre più il denaro di plastica: nel secondo trimestre del 2013 le transazioni di questo tipo sono aumentate del 14% rispetto allo stesso periodo del 2012, con un incremento del 4,5% del totale transato. Nello specifico, i pagamenti col bancomat hanno fatto registrare un incremento del 12% per quanto riguarda il numero di operazioni (da 227 a 254 milioni) e del 2% per quel che concerne l’ammontare (da 15,7 a 16 miliardi di euro).

In aumento anche gli acquisti con carta di credito: a giugno 2013, infatti, le transazioni con questo strumento sono aumentate del 23% e il totale transato è passato da 5,8 a 6,4 miliardi di euro (+11%). Anche su internet domina il denaro di plastica: nel secondo trimestre del 2013 i pagamenti con carta di credito sul web sono più che raddoppiati (+118% rispetto a giugno 2012) e anche il loro ammontare è cresciuto del 92%.

Come accennato, al maggior utilizzo delle carte di pagamento non corrisponde una riduzione della circolazione di contante: nello stesso periodo il numero dei prelievi allo sportello automatico ha fatto registrare un lieve incremento pari a circa il 2%. Per quel che riguarda i bonifici, nel secondo trimestredel 2013 il 73,8% di quelli bancari è stato disposto via internet e telefono, mentre solo il 26,2% del totale è stato fatto allo sportello. I bonifici online sono quelli che hanno fatto registrare l’incremento più significativo, sia per quanto riguarda il numero di operazioni (+16,4% sul totale dei bonifici) sia in relazioni all’ammontare complessivo transato (+7,2%).

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