La Commissione Ue ha deciso l’apertura di due inchieste per verificare se la Motorola Mobility ha violato le norme Ue sulla concorrenza ed ha abusato di una posizione dominante. Lo ha reso noto la Commissione. La duplice indagine ha preso il via dalle denunce presentate da Apple e Microsft contro le azioni con cui Motorola ha impedito l’utilizzo di brevetti fondamentali per la produzione di prodotti compatibili con iPhone, iPad, Windows e Xbox.
"Le indagini prendono in considerazione gli attuali comportamenti di Motorola e quelli assunti in passato’", ha detto Antoine Colombani, portavoce del commissario alla Concorrenza, Joaquin Almunia. L’inchiesta non riguarderà dunque direttamente Google, il cui acquisto di Motorola è stato di recente approvato dall’esecutivo Ue, "ma non ancora completato".
L’apertura della procedura significa in concreto che gli esperti di Bruxelles tratteranno il caso come "prioritario".
La Commissione europea esaminerà in particolare se Motorola non ha rispettato l’impegno di concedere in licenza i suoi brevetti a condizioni "eque, ragionevoli e non discriminatorie" per importanti produzioni di Apple e Microsoft.
Si tratta di un impegno che, spiega l’esecutivo comunitario, "serve a garantire l’effettivo accesso alla tecnologia standardizzata". Motorola, non rispettando le promesse fatte, potrebbe aver violato l’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Ue, configurando così un abuso di posizione dominante.
Gli organismi di standardizzazione esigono che i titolari di brevetti essenziali per la messa in opera di un prodotto concedano le licenze a condizioni eque. Motorola ha assunto tale impegno in relazione al sistema di tlc mobile e senza filo di seconda e terza generazione, alla standard di compressione video H.264 e allo standard per le tecnologie Wlan (rete locale senza fili). A fine gennaio la Commissione ha aperto una procedura contro Samsung per verificare se non aveva rispettato tali impegni. In febbraio aveva approvato l’acquisto di Motorola Mobility da parte di Google senza pregiudizio sui problemi di concorrenza che avrebbero potuto sorgere sull’uso dei brevetti essenziali sugli standard.
Motorola Mobility chiede danni per 4 miliardi di $ a Microsoft
Microsoft, secondo quanto riportato da Bloomberg, ha dichiarato che Motorola Mobility Holdings ha avanzato una richiesta spropositata di 4 miliardi di dollari l’anno per suoi brevetti che sarebbero usati nella piattaforma di videogiochi Xbox. Lo scrive Finanza e Mercati, aggiungendo che “La richiesta è talmente fuori del mondo che nessuna azienda ragionevole la potrebbe mai accettare o anche solo considerare legittima”, si legge nella documentazione presentata da Redmond lo scorso 30 marzo.
Le aziende hanno sottoposto la questione ad un giudice di Seattle. Secondo Microsoft sarebbe stata Motorola a infrangere gli accordi previsti di concessione non discriminatoria dell’utilizzo di brevetti essenziali per rispettare gli standard industriali wireless networking e video coding. Motorola, dal canto suo, punta al blocco di vendita dell’Xbox.
Microsoft ha generato l’anno scorso con la divisione entertainment 8,9 miliardi di dollari di ricavi, si 69,9 miliardi complessivi. Redmond dichiara di pagare 6,5 milioni di dollari l’anno a 29 aziende per 2.339 brevetti che coprono gli stessi standard industriali.