Julie Sweet al top della classifica di Fortune sulle donne in business. La ceo di Accenture, si è posizionata al 1° posto della classifica MostPowerfulWomen in Business 2020. Visione, carisma e leadership costante in tempi incerti: queste le motivazioni che hanno portato Sweet dalla nona posizione dello scorso anno al vertice del ranking dedicato alle donne più influenti nel mondo del business, stilato ogni anno dal magazine americano.
Julie Sweet, precedentemente amministratore delegato di Accenture in Nord America, è diventata il primo amministratore delegato di sesso femminile della multinazionale con mezzo milione di dipendenti nel luglio 2019.
Un primo anno da ceo che è stato inevitabilmente influenzato dagli sconvolgimenti provocati dalla pandemia di Covid-19, durante la quale la Sweet, oggi a capo di una società da 160 miliardi di dollari, presente nel gruppo Fortune 500, con clienti in 120 paesi e una struttura organizzativa decentralizzata, ha guidato i dipendenti di Accenture in 51 paesi attraverso una crisi che ha reso le competenze dell’azienda più essenziali che mai.
Da tempo infatti Accenture si è focalizzata su una profonda “rotazione verso il nuovo” che ha portato oggi il 70% della sua attività su progetti che riguardano il digitale, il cloud e la sicurezza. Un esempio concreto di scalabilità, oggi elemento fondamentale per trasformare le aziende.
In occasione del recente lancio della campagna globale “Let there be change” e del nuovo purpose pensato per guidare le imprese ad accogliere il cambiamento e creare più valore a beneficio di tutti gli stakeholder, Julie Sweet ha dichiarato: “Evoluzioni tecnologiche enormi stavano trasformando il nostro modo di lavorare e vivere già prima del Covid-19. Il loro impatto ha portato il cambiamento ad un nuovo livello, imponendo alle aziende di ripensare ogni cosa e alle economie e a interi settori industriali di reinventarsi. In questo momento, per poterne uscire rafforzati, esiste un solo modo: accogliere il cambiamento e assicurarsi che tutti ne beneficino – i clienti, le persone, gli azionisti, i partner e le comunità.”
Fortemente impegnata su tematiche di inclusione, lo scorso giugno, in seguito all’uccisione di George Floyd, Ahmaud Arbery e Breonna Taylor, Julie Sweet si è pubblicamente espressa contro il razzismo, l’odio e ogni tipo di violenza e discriminazione ribadendo l’impegno di Accenture per una società più equa, con maggiori opportunità di lavoro e avanzamento per tutti.