Un accordo di collaborazione tra l’Università La Sapienza di Roma e Ibm per sostenere i processi di sviluppo fondati sulla conoscenza delle nuove figure professionali, legate alle tecnologie di ultima generazione e alla digital transformation. L’intesa fra l’ateneo e il colosso hi-tech ha l’obiettivo di identificare azioni programmate per sostenere lo sviluppo delle nuove competenze, favorire l’avvio di progetti di ricerca e sviluppo e promuovere programmi di alta formazione e attività didattiche integrative a completamento della formazione degli studenti. Ma anche aiutare i ragazzi nella migliore comprensione del mercato del lavoro, attraverso la partecipazione a stage, project work e tesi di laurea che Ibm metterà a disposizione.
Nell’accordo rientra l’organizzazione di seminari e conferenze che spazieranno dall’intelligenza artificiale alla cybersecurity. Verrà inoltre promosso lo sviluppo congiunto di applicazioni cognitive su piattaforma Ibm con la collaborazione dei dipartimenti scientifici (sulla linea già adottata dalla Facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica) e hackathon aperti a gruppi di studenti di diverse discipline. In particolare per gli studenti sarà di rilievo la collaborazione nell’ambito della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione, che si propone di facilitare il placement nel mercato del lavoro.
“Lo sviluppo della ricerca nel settore tecnologico e informatico – afferma Eugenio Gaudio, Rettore di Sapienza Università di Roma – è uno dei settori prioritari per il nostro ateneo. L’accordo siglato con Ibm, azienda leader in campo informatico mondiale, consentirà di avviare iniziative congiunte nell’ambito della didattica e della ricerca. Una stretta collaborazione che consentirà di creare nuove professionalità”.
Numerose le iniziative già in atto, da quelle relative all’orientamento verso le discipline scientifiche per le ragazze delle scuole medie superiori (progetto NERD?), a quelle di formazione, come il nuovo corso di laurea magistrale sulla Data Science, ai progetti di ricerca su temi di frontiera come la cybersecurity o l’intelligenza artificiale e la semantica, ai progetti congiunti di formazione continua.
“Ibm è da sempre impegnata nello sviluppo e nell’attuazione di relazioni profonde e durature con le Università in tutto il mondo – commenta Francesco Stronati, vicep Settore pubblico di Ibm Italia -. Il rapporto con la Sapienza è vivo da moltissimi anni e l’accordo di oggi rinnova nella forma e nei contenuti la volontà di continuare un percorso solido e proficuo a beneficio della formazione delle figure professionali del futuro, della ricerca e dell’innovazione”.