Che il business model degli sviluppatori di mobile app sia destinato a cambiare? Amazon sembra volerci provare. Escludendo gli introiti derivati dalle inserzioni pubblicitarie, l’approccio prevalente nel mercato delle applicazioni dedicate agli smartphone per generare revenue è quello cosiddetto “freemium”: si scarica il software gratuitamente e poi, per progredire nell’esperienza se si tratta di un videogioco o per poter utilizzare funzioni avanzate nel caso di un applicativo per la produttività, si effettuano degli acquisti in-app. Una filiera che unisce utente finale e sviluppatori attraverso la mediazione degli on line store.
Il gruppo di Jeff Bezos sembra però voler mettere in discussione questo modello, introducendo Underground, una app Android (scaricabile però solo dal sito di Amazon) che offre un catalogo di soluzioni (videogame come Fruit Ninja, Star Wars Rebels: Recon Missions, Angry Birds Slingshot Stella, Jetpack Joyride e Goat Simulator, ma anche software come OfficeSuite Professional 8) i cui costi per acquisti in-app sono ridotti a zero per l’utente finale. In altre parole, l’utente può continuare ad acquistare crediti, funzionalità e upgrade per le app in questione (fino a un valore di 10 mila dollari, sostiene Amazon), solo che a pagare non sarà lui, bensì Amazon, in base ai minuti effettivamente spesi dall’utente sull’applicazione. C’è già un preciso tariffario dedicato agli sviluppatori: per ogni minuto di utilizzo dell’app, Amazon corrisponderà 0.002 dollari, ovvero 0.0018 euro, al fornitore del software. Sono esclusi da questo tipo di accordo tutte quelle che app – come per esempio orologi, antivirus e riproduttori di contenuti multimediali – che per loro natura implicano tempi di fruizione troppo lunghi. Amazon ha anche fornito un tool per calcolare i possibili introiti app per app, in base a statistiche sull’utilizzo e sul numero di utenti, ma non sul potenziale incremento delle numeriche in seguito all’attivazione dell’opzione totalmente gratuita.
La pubblicità non sarà bandita dalle app che rientreranno nel programma Underground, ma gli annunci saranno limitati alla prima attivazione e sporadicamente in occasione dell’avvio del software.
Inizialmente Underground sarà disponibile in soli quattro mercati, per non destabilizzare troppo il modello freemium, e i passi successivi saranno stabiliti dopo aver saggiato gli effetti del programma che, precisa Amazon, non è una promozione bensì un progetto a lungo termine. Per chi si chiedesse se c’è la possibilità di utilizzare un giorno Underground anche su iPhone, la risposta è quasi certamente no a causa delle rigidissime restrizioni a cui sono sottoposti i software che non provengono dallo Store di Cupertino.