La Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha acquistato azioni di Activision Blizzard per un valore di quasi 1 miliardo di dollari nel quarto trimestre del 2021, prima che Microsoft accettasse di acquistare l’azienda dei videogiochi per 68,7 miliardi di dollari.
Alla fine del 2021 Berkshire possedeva dunque 14,66 milioni di azioni per un valore di 975 milioni di dollari, come risulta da una comunicazione al regolatore di Borsa Sec. Se l’acquisizione – la più grande acquisizione di sempre per Microsoft e per un’azienda tecnologica Usa – otterrà tutti i via libera dei regolatori Buffett metterà in tasca un enorme profitto.
Occhi puntati sul titolo di Activision
Microsoft ha annunciato l’intenzione di acquisire Activision a metà gennaio al prezzo di 95 dollari per azione. L’annuncio ha immediatamente fatto salire il titolo del 25% a oltre 82 dollari – più o meno il valore su cui si attesta attualmente.
Prima della proposta di Microsoft le azioni del produttore di videogiochi avevano attraversato un periodo turbolento. Il prezzo aveva fatto uno scivolone a 56,40 dollari dopo che il Dipartimento per le pari opportunità lavorative e abitative della California ha intentato (a fine luglio) una causa per presunta cultura sessista e discriminazione delle donne negli stipendi.
A novembre Activision ha anche annunciato un rinvio dell’uscita delle versioni dei giochi Diablo IV e Overwatch 2. Infine, l’azienda è stata oggetto di recensioni negative sul suo nuovo gioco “Call of Duty: Vanguard”, rilasciato lo stesso mese.
Bill Gates, co-fondatore ed ex ceo di Microsoft, nonché amico di lunga data di Buffett, si è dimesso dai consigli di amministrazione di Berkshire e Microsoft nel 2020.
La strategia di Microsoft sul gaming
Microsoft ha raggiunto a metà gennaio l’accordo preliminare per acquistare alla cifra record di 68,7 miliardi di dollari l’azienda software Activision. Il prezzo di 95 dollari per azione offerto da Redmond rappresenta un premio del 45% rispetto al prezzo di chiusura della seduta di Borsa precedente all’annuncio. Dopo il perfezionamento dell’accordo la business unit Activision riporterà a Phil Spencer, che ha guidato la divisione Xbox di Microsoft e che ricoprirà ora il ruolo di ceo di Microsoft Gaming.
L’acquisizione renderebbe Microsoft la terza società di videogiochi più grande al mondo, superando Nintendo e Sony, e il via libera delle autorità antitrust non è scontato. Ma se il closing ci sarà, l’operazione potrebbe rivoluzionare il mondo del gaming. L’operazione ha una logica non solo di mercato, ma anche di sviluppo rispetto alla sfida del metaverso lanciata da Mark Zuckerberg. È anche un potente posizionamento di Redmond sul segmento consumer.
Già l’anno scorso Microsoft ha speso 7,5 miliardi di dollari per acquisire ZeniMax Media, la società a cui fa capo l’editore di videogiochi Bethesda Softworks, creatore di The Elder Scrolls, Doom e Fallout e proprietario di Minecraft.