Via libera verde della Commissione Ue all’European Broadcaster Exchange (Ebx), joint venture formata da Mediaset, dalla tedesca ProSiebenSat 1 e dalla francese TF1. In particolare, TF1 è diretta concorrente di Canal Plus del gruppo Vivendi in Francia, nel video advertising digitale.
L’obiettivo di Mediaset è raggiungere tramite l’alleanza “oltre 250 milioni di persone, una massa critica in grado di fronteggiare i colossi del web mondiale”, facendo cosi’ concorrenza ai big Usa che raccolgono pubblicità online come Google, Facebook & Co.
I tre broadcaster europei hanno dato vita alla joint venture pan-europea dell’advertising nel mese di giugno, per rispondere alla crescente domanda di pubblicità e campagne video digitali. Una sorta di piattaforma europea del video advertising digitale, inizialmente focalizzato su video campagne programmate, per la gestione automatizzata di acquisti e vendite di spazi pubblicitari sul canale digitale.
La nuova società avra’ sede a Londra e accanto alla piattaforma automatizzata di trading di pubblicità digitale è prevista la creazione di un team di vendita dedicato. Ma non sarà l’unica iniziativa pan-europea che coinvolge Mediaset e altri broadcaster del Vecchio Continente. A gennaio il Biscione aveva siglato un accordo sempre con Prosieben e TF1 sul fronte dei contenuti, con la joint venture Studio 71, la piattaforma di talent digitali da contrapporre in primo luogo a Netflix e poi a Vivendi.
Nei giorni scorsi è emerso che la richiesta di risarcimento danni di Mediaset nei confronti di Vivendi per la mancata acquisizione di Premium a luglio 2016, e per la successiva scalata “ostile” che ha portato il gruppo francese al 28,8% nel capitale del Biscione è complessivamente di 3 miliardi di euro, il doppio di quanto richiesto in un primo momento (limitatamente all’affaire Premium).