Google rafforza gli strumenti per contrastare l’advertising online “abusivo” e annuncia la nascita del Centro per la trasparenza pubblicitaria: si tratta di un archivio digitale con gli inserzionisti verificati su tutte le piattaforme della galassia Google, dal motore di ricerca a Display fino a YouTube. E in occasione della presentazione dell’annuale “Ads Safety Report” (SCARICA QUI IL REPORT) l’azienda annuncia anche che continuerà a impegnarsi per contrastare gli abusi sulle piattaforme, aiutando al contempo inserzionisti e publisher a far crescere le loro attività.
I dati dell’Ads Safety report
Nel 2022 sono stati rimossi oltre 5,2 miliardi di annunci, limitati oltre 4,3 miliardi di annunci e sospesi oltre 6,7 milioni di account di inserzionisti. Rispetto al 2021, sono stati 2 miliardi gli annunci in più rimossi. Bloccata o limitata anche la pubblicazione degli annunci su oltre 1,5 miliardi di pagine di publisher intraprese azioni più ampie su oltre 143.000 siti di publisher. “Per applicare le nostre norme su questa scala ci affidiamo a una combinazione di revisioni umane e sistemi automatizzati alimentati da intelligenza artificiale e machine learning. Questo aiuta a esaminare i contenuti e a rilevare meglio le violazioni in tutto il mondo”, spiega Alejandro Borgia, Director, Product Management, Ads Safety.
Il programma di certificazione dei servizi finanziari
“Nel 2022 – continua il manager – abbiamo ampliato il nostro programma di certificazione dei servizi finanziari che richiede agli inserzionisti di dimostrare di essere autorizzati dall’autorità di regolamentazione locale per promuovere i propri prodotti e servizi. Questa misura aggiunge un nuovo livello di sicurezza contro i truffatori e protegge ulteriormente le persone dalle truffe finanziarie. Ad oggi abbiamo lanciato questo programma in 11 paesi tra cui Regno Unito, Australia e Singapore, e intendiamo espanderlo ulteriormente. Nonostante i nostri continui sforzi, i malintenzionati operano in modo sempre più sofisticato e su scala maggiore. Usano una varietà di tattiche per eludere il nostro rilevamento. Ad esempio, alla fine del 2022 e nel nuovo anno abbiamo contrastato una campagna mirata di truffatori che creavano migliaia di account per diffondere malware impersonando famosi marchi di software”.
Il via libera Ue all’acquisizione di Photomath
Intanto la Commissione europea ha approvato senza condizioni, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione di Photomath da parte di Google. Photomath è un’applicazione online di aiuto allo studio e ai compiti che utilizza la fotocamera di uno smartphone per scansionare e risolvere problemi matematici. “Sulla base della sua indagine di mercato, la Commissione ha constatato che l’operazione non ridurrebbe in modo significativo la concorrenza nei mercati degli strumenti online di aiuto allo studio e ai compiti, e nei mercati dei servizi di ricerca generali”, si legge in una nota della Commissione Ue.