la delibera

Agcom, multe per 2 milioni ai content creator per promozione del gioco d’azzardo



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Comminate 21 sanzioni nei confronti di soggetti titolari di account su piattaforme di video sharing che diffondevano pubblicità di scommesse con vincite in denaro. Violate le norme del decreto Dignità

Pubblicato il 8 nov 2024



AGCOM multa Assoprovider (1)

Nuove multe per i content creator. Agcom ha adottato 21 nuove sanzioni nei confronti di soggetti titolari di account/canali presso diverse piattaforme di condivisione di video (Video sharing platform o VspP) che diffondevano video promozionali di giochi e scommesse con vincite in denaro.

I provvedimenti

I provvedimenti sono stati adottati in applicazione dell’articolo 9 del decreto-legge del 12 luglio 2018, n. 87, il cosiddetto decreto dignità, che ha introdotto un divieto assoluto di qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo. In questi casi, si tratta di sanzioni irrogate, per la prima volta, anche nei confronti di persone fisiche che hanno caricato contenuti in violazione divieto, i content creator, appunto.

Le sanzioni

Le sanzioni elevate a partire dal mese di luglio 2024 nei confronti dei content creator ammontano a circa 2 milioni di euro.

Si tratta di procedimenti avviati a seguito di numerose segnalazioni pervenute tra il 2022 e il 2023, nelle quali venivano denunciate presunte violazioni del divieto di pubblicità del gioco con vincita in denaro da parte di content creator attraverso la diffusione di video per la promozione di giochi e scommesse su diverse piattaforme per la condivisione di video, quali “TikTok”, “YouTube”, “Instagram”, “Facebook” “X” e “Twitch”. I procedimenti nei confronti delle piattaforme si sono già conclusi tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.

L’importo di ciascuna sanzione è pari al 20% del valore della pubblicità e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, a euro 50.000.

La conferma del Tar

Il Tar del Lazio, con due distinte sentenze pubblicate il 1° ottobre scorso, ha confermato due sanzioni irrogate rispettivamente nel 2022 e nel 2024 dall’Autorità nei confronti del medesimo content creator per violazione del divieto sancito dal menzionato decreto dignità, confermando la correttezza dell’operato di Agcom.

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