ACCORDO

Agcom-Unioncamere, intesa anti-controversie fra utenti e operatori

L’accordo fissa i principi per le conciliazioni. Cardani: “Nuovo strumento per assicurare una giustizia vicina al cittadino”. Dardanello: “Così adempiamo alla funzione di regolatori del mercato”

Pubblicato il 07 Mag 2014

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Il nuovo protocollo di intesa “per stabilire modalità e principi applicabili alle conciliazioni delle controversie tra utenti ed operatori di comunicazioni elettroniche presso le Camere di commercio (Cciaa)” è stato firmato da Angelo M. Cardani (nella foto), presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, e Ferruccio Dardanello, presidente dell’Unioncamere. “In virtù dell’accordo di collaborazione – si legge in una nota di Agcom – che segue quello sperimentale siglato nel marzo del 2012, le Cciaa potranno continuare a svolgere, in alternativa ai Corecom, le conciliazioni in materia di comunicazioni elettroniche che avranno validità a tutti gli effetti, ivi inclusa la valenza di titolo esecutivo per il verbale di conciliazione”.

“Per gli Sportelli di conciliazione camerali le controversie in materia di comunicazioni rappresentano quasi un terzo dell’impegno delle 105 strutture attive presso le Camere di commercio – sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – alle nostre strutture giunge il 20% delle domande di mediazione obbligatoria, che da marzo 2011 ad oggi sono quasi 50.000. Anche questo è uno dei tanti modi in cui le Camere di commercio adempiono alla loro funzione di enti di regolazione del mercato”.

“Il rinnovo del protocollo – ha ricordato il presidente dell’Autorità, Angelo M.Cardani – completa il set degli strumenti a disposizione dell’Agcom per affrontare le controversie tra utenti e operatori e assicurare, unitamente all’attività svolta dai Corecom e alla collaborazione con le Associazioni dei consumatori, una giustizia efficace, rapida, economica e vicina al cittadino. Una formula – ha aggiunto – il cui successo è confermato dai numeri delle istanze esaminate – complessivamente quasi 100mila nel 2013 – oltre il 70 % concluse con esito positivo a tutto vantaggio dei consumatori”.

“L’Unioncamere, nella sua veste di associazione di tutte le Cciaa, garantirà l’utilizzo di procedure comuni su tutto il territorio nazionale, nel rispetto della delibera n. 173/07/CONS dell’Agcom, assicurando anche l’applicazione, per le controversie in materia di comunicazioni elettroniche – prosegue il comunicato – di un tariffario ridotto di importo fino alla metà della somma prevista per le altre procedure di mediazione non obbligatorie. Inoltre, grazie al nuovo protocollo, l’esenzione delle spese di avvio, prevista per le controversie che coinvolgono i consumatori, verrà estesa anche a favore degli operatori, così da incentivarne ulteriormente la partecipazione”.

“La firma del Protocollo rappresenta una conferma del ruolo svolto dalle Camere di commercio nella soluzione delle controversie tra operatori ed utenti, sancito dalla legge n. 481 del 1995 e poi confermato dai risultati raggiunti nel corso degli anni, tanto da accreditare le CCIAA come il terzo pilastro, insieme ai Corecom ed alla conciliazione “paritetica”, sul quale si basa il successo del sistema di conciliazione in materia di rapporti tra utenti ed operatori di comunicazioni elettroniche”.

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