GOVERNANCE

Agenda digitale, Coppola: “Non mi dimetto”

Il deputato Pd smentisce i rumors che lo vogliono in procinto di lasciare la presidenza. In ballo dissidi sulla legge di riordino della PA

Pubblicato il 20 Ott 2014

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Paolo Coppola smentisce le dimissioni dalla presidenza del Tavolo permanente per l’innovazione e l’Agenda digitale, istituito il 23 settembre a Palazzo Chigi. Indiscrezioni volevano il deputato dimessosi per dissidi collegati alla legge relativa al riordino della PA. Contattato da Cor.Com, il deputato Pd ha categoricamente, smentito le voci.

Al Tavolo siederanno altri 12 esperti ai quali non spetterà alcun compenso o emolumento aggiuntivo né gettoni di presenza o indennità né rimborsi spesa. “Dobbiamo assicurarci che i numerosi progetti iniziati in questi ultimi anni – diceva Coppola il giorno delle nomina – vengano portati a termine bene e velocemente. Penso all’anagrafe unica, che porterà risparmi e certezza del dato residenziale, alla fattura elettronica, che permetterà un vero controllo sulla spesa pubblica, all’identità digitale, che consentirà a tutti i cittadini di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione in modo semplice e univoco. Abbiamo molto lavoro da fare e dobbiamo farlo velocemente. Ci riusciremo se saremmo capaci di remare tutti nella stessa direzione”.

Coppola ricordava che “nella Pubblica Amministrazione ci sono tante intelligenze e competenze che intendo valorizzare perché saranno determinanti per vincere questa sfida. Entro 18-24 mesi vorrei che avessimo finalmente una Pubblica Amministrazione totalmente digitale, che mette il cittadino al centro, che rivoluziona i suoi servizi online per renderli più semplici e intuitivi”.

Coppola è anche consulente per l’Agenda digitale del ministro della PA e Semplificazione, Marianna Madia.

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