Quali saranno le tecnologie emergenti e future – le cosiddette
Tef – in grado di sostenere la realizzazione della Digital Agenda
europea? Per rispondere alla domanda la Commissione europea ha
selezionato sei progetti ad hoc, che riceveranno 1,5 milioni
ciascuno, tra cui i quali Bruxelles ne dovrà scegliere due da
finanziare fino a 100 milioni di euro all'anno per dieci
anni.
"I finalisti annunciati oggi gettano le basi
dell'innovazione di domani – spiega Neelie Kroes, commissario
per la Digital Agenda – In Europa si trovano alcuni dei migliori
ricercatori a livello mondiale nel settore affascinante e
stimolante delle tecnologie emergenti e future. Unendo le forze per
affrontare le sfide maggiori, i finanziamenti europei, nazionali e
regionali possono permettere di raggiungere innovazioni tali da
consentire di affrontare problemi come le malattie
neurodegenerative o i cambiamenti climatici."
I finalisti sono:
– FuturIct, acceleratore di conoscenze e sistema
di gestione delle crisi: le Ict consentono di analizzare enormi
quantità di dati e situazioni complesse al fine di prevedere
meglio le catastrofi naturali o di gestire e reagire alle
catastrofi causate dall'uomo che superano i confini nazionali o
dei continenti.
– Scienza e tecnologie del grafene per le Ict e
oltre: il grafene è un nuovo materiale messo a punto con
manipolazione su scala atomica e molecolare, che potrebbe
sostituire il silicone come materiale "miracoloso" del
XXI secolo.
– Angeli custodi per un pianeta più intelligente:
si tratta di minuscoli dispositivi, senza batterie, che agiscono
come assistenti personali autonomi e che possono rilevare,
calcolare e comunicare, anche all'interno del nostro sistema
sanguigno.
– Il progetto "cervello umano":
comprendendo il funzionamento del cervello umano, le conoscenze che
ne derivano o i concetti che ad esso si ispirano possono essere
applicati alle architetture informatiche, alla neuroscienza e alla
medicina.
– Il futuro informatico della medicina: grazie
alle tecnologie digitali è possibile fornire trattamenti medici
personalizzati basati sui dati molecolari,fisiologici e anatomici
raccolti presso i singoli pazienti ed elaborati sulla base di
conoscenze mediche integrate a livello mondiale.
– Robot di compagnia: si tratta di robot
intelligenti, morbidi, dotati di capacità percettive, cognitive ed
emozionali molto sviluppate e che possono aiutare le persone,
cambiando così radicalmente le modalità di interazione tra
l'uomo e le macchine.
Per aprire nuove strade, i partecipanti al progetto faro Tef
dovranno andare oltre le ricerche tradizionali nel settore delle
Ict e collaborare con specialisti di altri ambiti, come la scienza
medica, la scienza dei materiali, le neuroscienze e la
neurorobotica.
Solo con l'impegno congiunto dei massimi scienziati di tutta
Europa sarà possibile affrontare con successo sfide fondamentali
di tale portata nel settore della ricerca.
La maggior parte delle proposte annunciate oggi ha alle spalle
numerose società e organismi di finanziamento della ricerca e
centinaia di scienziati. Le proposte dovranno anche combinare le
risorse fornite dal programma quadro di ricerca dell'Ue. A
titolo di confronto, un'iniziativa precedente volta a mappare
l'intero genoma umano ha coinvolto centinata di scienziati in
tutto il mondo per oltre 13 anni, con un costo di oltre 3 miliardi
di dollari (circa 2,1 miliardi di euro). I progetti faro Tef
affrontano problematiche di pari portata che hanno benefici
potenziali altrettanto impressionanti.
Nel progetto dedicato al grafene è presente anche l'Italia.
Toccherà infatti al Cnr coordinare gli studi nel nostro Pase e
tenere i rapporto con gli altri centri di ricerca europei.
Secondo i ricercatori, il grafene può potenzialmente dare inizio
ad una nuova rivoluzione sostenibile basata sul carbonio, con
impatto profondo nel settore dell'informatica e delle
comunicazioni (Ict), e più in generale su vari aspetti della vita
quotidiana. Le sue proprietà possono creare innovazione in
svariati settori come nuovi prodotti elettronici trasparenti e
flessibili, nuovi dispositivi per l'informatica, biosensori,
supercapacitori per sostituire le batterie convenzionali o
materiali compositi ultraleggeri per auto e aerei.
Dal “Concorso faro”, avviato nel 2010, 2010 la Commissione ha
invitato gli scienziati europei a individuare le problematiche e
proporre progetti. Delle 21 proposte ricevute, un comitato di
esperti ha selezionato le sei iniziative con le maggiori
potenzialità in termini di innovatività dei risultati e di
impatto sulle sfide affrontate dall'Europa sul piano sociale e
industriale.
Il programma "Tecnologie emergenti e future" è stato
lanciato nel 1989. Tre Premi Nobel — Theodor Hänsch, Albert Fert
e Peter Grünberg — hanno preso parte a progetti di ricerca
finanziati dal Fet. Il Tef è finanziato a titolo del Settimo
programma quadro dell'Ue (7° PQ). La Commissione europea ha
aumentato il bilancio del 7° PQ destinato alla ricerca nelle Tef
del 20% l'anno fino ad arrivare agli attuali 100 milioni di
euro e gli Stati membri sono chiamati ad aumentare i propri
contributi in misura analoga.
La Commissione finanzia la ricerca nelle Tef con un bilancio
complessivo di 500 milioni di euro per il periodo 2010-2013. Le
tecnologie emergenti e future all'avanguardia sono al centro
dell'iniziativa "Fet 11" in corso a Budapest
(www.fet11.eu). Si tratta di una conferenza-mostra dedicata alla
ricerca visionaria, ad alto rischio e di lungo termine in materia
di informatica e tecnologie, che permetterà di far circolare tra
le varie discipline idee nuove che plasmeranno il futuro.