IL PIANO

Agenzia delle Dogane battezza l’era dei porti 4.0

Presentato il progetto speciale per innovare le procedure doganali: riflettori su blockchain e intelligenza artficiale. Il dg Benedetto Mineo: “Puntiamo a una maggiore efficienza nella movimentazione multimodale delle merci per aumentare la competitività del sistema nella rete transeuropea”

Pubblicato il 18 Giu 2019

chuttersnap-255213-unsplash

Velocizzare e razionalizzare le procedure doganali di imbarco e sbarco, ingresso e uscita, presso i nostri porti, a beneficio degli operatori economici; semplificare e snellire gli adempimenti amministrativi, come il pagamento delle tasse di ancoraggio e portuali, standardizzando le modalità di controllo e riducendo così tempi e costi dell’intero processo di sdoganamento, aumentare la sicurezza. Questi gli obiettivi del “Progetto speciale per la digitalizzazione delle procedure doganali nei porti” che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) ha presentato oggi, a Roma, agli interlocutori istituzionali protagonisti del ciclo portuale. Un progetto strategico, che promette di portare in pochi anni il nostro sistema doganale e portuale in una nuova era, quella degli “smart borders”, le “frontiere intelligenti per un commercio, un viaggio e un trasporto senza ostacoli”, obiettivo promosso dall’Organizzazione Mondiale delle Dogane. Presenti al convegno i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Comando Generale della Guardia di Finanza, del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, di tutte le Autorità di Sistema Portuale, di Agenzia per l’Italia Digitale e Sogei.

Il progetto infatti prevede una collaborazione ancora più stretta tra tutti gli attori pubblici coinvolti, al fine di implementare progressivamente nei porti e nei nodi logistici italiani soluzioni che realizzino una completa digitalizzazione delle procedure e un sistema integrato di monitoraggio dei flussi merci. In seguito, ovviamente, è previsto il pieno coinvolgimento anche degli attori privati interessati alle procedure portuali, attraverso i loro organismi e associazioni di categoria.

“L’obiettivo – ha spiegato nel suo intervento il direttore dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli Benedetto Mineo – è di arrivare a una catena logistica senza soluzione di continuità in cui, ad esempio, merci sdoganate in mare transitino celermente nel porto grazie alla gate automation, per indirizzarsi quindi a destinazione lungo un fast corridor. Ciò consentirebbe di liberare rapidamente le aree portuali, spesso congestionate. Intendiamo, quindi, contribuire ad una maggiore efficienza nella movimentazione multimodale delle merci, così da aumentare la competitività del sistema portuale nella rete transeuropea e attrarre nuove correnti di traffico”.

Competitività ed efficienza economica richiedono procedure amministrative semplici, rapide e condivise, che sfruttino le moderne tecnologie digitali – come la blockchain, l’intelligenza artificiale e il cloud computing – per eliminare le diseconomie, sia per gli operatori economici che per gli enti pubblici coinvolti. Maggiore omogeneità chiedono per esempio i grandi operatori della logistica e dei trasporti. Già oggi, grazie al preclearing, operativo in 17 porti, circa 5.000 navi hanno potuto utilizzare la procedura di sdoganamento in mare, con una consistente riduzione dei tempi di permanenza dei container in porto e quindi dei costi.

Secondo le stime fornite dal direttore Mineo, digitalizzare e semplificare significherebbe poter recuperare ben 20.000 ore di lavoro/anno, 3.000 ad esempio nel solo porto di Trieste. “Tempo prezioso che potrà essere molto più utilmente re-impiegato per azioni a vantaggio del commercio e a tutela della sicurezza e della legalità”. Per comprendere l’alto valore strategico di questa iniziativa per l’economia italiana, basti pensare che i porti rappresentano il principale nodo logistico di movimentazione delle merci in entrata e in uscita del nostro Paese, con oltre il 95 per cento dei flussi commerciali extra Ue. Secondo stime di Adm nel solo 2018 le sole merci extra Ue in import ed export transitate nei porti hanno raggiunto un volume di oltre 200 milioni di tonnellate per un valore di oltre 220 miliardi di euro.

Il raddoppio del trasporto attraverso il Canale di Suez, i grandi investimenti nei porti e nelle nuove tecnologie, la nuova centralità del Mediterraneo sono solo alcuni degli indicatori di un commercio globale in rapido cambiamento. Indispensabile quindi raccogliere la sfida del digitale per restare al passo, puntando sulla qualità delle infrastrutture materiali e immateriali e dei servizi offerti dai sistemi portuali e logistici per sfruttare al meglio la collocazione geografica dell’Italia, principale porta d’accesso ai mercati dell’Europa.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati