LAVORO

Agile, via libera Ue a fondo per ex lavoratori

Approvato in via definitiva lo stanziamento di 3,6 milioni per il reinserimento di 856 ex addetti dell’azienda informatica

Pubblicato il 17 Apr 2013

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Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva lo stanziamento di 3,6 milioni di euro per il reinserimento di 856 lavoratori di Agile, società informatica fallita nell’autunno 2011. Questi finanziamenti provengono dal Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg), realizzato per sostenere il reinserimento nel mondo del lavoro dei cittadini europei. L’intervento riguarderà in modo specifico lavoratori di 10 stabilimenti.

Il finanziamento, proposto dalla Commissione europea lo scorso 7 marzo, è stato approvato il 27 marzo con 30 voti a favore e 2 contrari. Oggi è arrivata l’approvazione della plenaria a Strasburgo per l’erogazione effettiva dei fondi.

Come ha spiegato in un comunicato Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia, “gli interventi finanziati possono prevedere, tra l’altro, il ricollocamento e l’assistenza nella ricerca attiva, il voucher formativo e la formazione post-laurea, l’assistenza all’imprenditorialità e il bonus per la creazione di un’impresa, gli incentivi all’assunzione, l’indennità per la ricerca attiva e la partecipazione alle spese per il cambiamento di residenza al fine di accettare un nuovo lavoro”.

È un aiuto “concreto – ha commentato il politico – anche se un po’ tardivo a causa dei ritardi della Commissione Europea, che spero possa restituire un futuro a tante famiglie ingiustamente colpite dalla crisi del settore Ict e da una gestione spregiudicata delle aziende coinvolte”.

Contestualmente il parlamento europeo ha approvato aiuti per più di 5 milioni di euro per aiutare a trovare nuovi posti di lavoro per i 1.517 lavoratori licenziati alla chiusura della Antonio Merloni.

“Il via libera oggi da parte del Parlamento europeo al sostegno per gli ex lavoratori di Merloni e Agile è la manifestazione concreta dell’Europa che vogliamo e che serve alla ripresa e alla fuoriuscita dalla crisi” ha commentato l’eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino, membro a Bruxelles della commissione Lavoro. “Con gli oltre 8 milioni di euro stanziati oggi, 5 per quello che riguarda la Merloni e 3,6 per Agile – ha aggiunto – i quasi 3.000 lavoratori rimasti senza impiego potranno essere assistiti per la ricerca di un nuovo impiego e per la formazione e la riqualificazione su misura. Un segnale importante che però non cancella, anzi rende ancora più urgente la necessità da parte dell’Italia di rifinanziare la Cig in deroga, come oggi hanno giustamente chiesto i sindacati. Solo con un’azione virtuosa e concertata tra Europa e governi – ha concluso – insieme al superamento delle politiche di solo rigore, si potrà spingere l’economia fuori dalla crisi, per una ripresa economica che dia finalmente più lavoro e più sviluppo”.

La forte flessione del settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in Italia ha colpito Agile con particolare durezza. Gli effetti della crisi economica e finanziaria mondiale sono esplosi nel momento in cui la società stava cambiando la propria strategia commerciale e passando dall’offerta di servizi di call-center a livello locale all’offerta di servizi IT integrati a livello multiregionale. Davanti al calo della domanda gli sforzi della società si sono rivelati insufficienti, con conseguenti gravi perdite e insolvenza, che hanno a loro volta condotto ai licenziamenti, ripartiti su gran parte d’Italia. Sono infatti interessate 12 regioni su 20: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Quella di Agile è la prima domanda Feg a essere approvata nel quadro del bilancio 2013. Dal 2007, anno in cui è divenuto operativo, il Feg ha ricevuto 105 domande di contributo finanziario. Sono stati richiesti fondi per circa 454 milioni di euro per dare aiuto a circa 94.500 lavoratori. Attualmente sta aumentando il numero dei settori economici e degli Stati membri che presentano domande Feg per aiutare i lavoratori licenziati.

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