Potenziare la pervasività delle tecnologie innovative nel comparto primario e la digitalizzazione delle imprese agricole attraverso i voucher connettività imprese, l’utilizzo della fibra ottica ed il Wi-Fi di nuova generazione: questi gli argomenti messi sul tavolo da Aiip – Associazione Italiana Internet Provider in occasione dell’incontro tra il Presidente Giovanni Zorzoni ed il Sottosegretario per l’agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
La proroga dei voucher
La proroga del voucher connettività imprese per tutto il 2023 richiesta dal Governo e approvata dalla Commissione Europea – misura che consente agli operatori di telecomunicazioni, salvo esaurimento dei fondi, di attivare i voucher fino al prossimo 31 dicembre – unita all’azione di Infratel che ha riallocato risorse nelle regioni in cui erano esaurite (fra le quali Lombardia, Veneto, Emilia Romagna), è stata valutata positivamente dai due interlocutori, poiché consentirà, come già nel 2022, di portare la fibra ottica anche ad una parte significativa del comparto agricolo, che sta iniziando a scommettere sulle potenzialità del digitale; resterebbe tuttavia irrisolto il problema delle masserie più remote e isolate, per le quali il valore del voucher non risulterebbe ad oggi sufficiente a coprire i costi degli interventi di rilegamento, vista la scarsa densità che caratterizza le attività agricole e la distanza delle stesse dalle principali arterie digitali.
Le proposte di Aiip
Aiip ha quindi sottoposto alcuni ipotesi di intervento specifiche finalizzate a mitigare i costi di attivazione. Costi che continuano a rappresentare, secondo l’Associazione, il principale scoglio alla diffusione del digitale. Misure volte ad azzerare o perlomeno diminuire in maniera sensibile tali costi, sono per Aiip l’unico strumento idoneo – a differenza dei vari bandi realizzati nelle aree bianche e grigie – a superare celermente il digital divide. Il Presidente Zorzoni ha ribadito l’esigenza di puntare sul Wi-Fi di nuova generazione, quello sulla banda dei 6Ghz, anche per l’agricoltura di precisione, così da garantire i migliori benefici per la realizzazione di reti complesse di IoT sia all’interno delle aziende, che all’esterno, nei campi:
“La migliore tecnologia per soddisfare le esigenze del comparto – spiega Zorzoni – è quella del Wi-Fi di nuova generazione – vale a dire Wi-Fi 6E, 7 e superiori – combinato alla fibra ottica. A tale proposito, come già fatto nelle scorse settimane con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, Alessio Butti, e con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, abbiamo ancora una volta voluto ribadire la necessità, ormai improrogabile, di un posizionamento fermo ed univoco dell’Italia a favore dell’utilizzo dello spettro completo dei 1.200 MHz per la tecnologia Wi-Fi Next-Gen. Senza tale spettro l’evoluzione tecnologica del Wi-Fi in Italia sarà fatalmente bloccata, e questo ci renderà meno competitivi rispetto agli altri Paesi, precludendo soluzioni a basso costo non solo per la smart agriculture ma anche, più in generale, per il mondo delle imprese”.
Il commento del sottosegretario La Pietra
“La modernizzazione dell’agricoltura passa anche e necessariamente tramite la possibilità per gli agricoltori di utilizzare, anche in zone isolate e impervie, Internet -ha sottolineato L’accesso al Wi-Fi di nuova generazione è un’ipotesi interessante da valutare con attenzione perché, a costi ragionevoli, consentirebbe alle imprese agricole di digitalizzarsi, rimanendo competitive e innovative”.