AGRICOLTURA 4.0

Agrifood tech, al via il Polo di trasferimento tecnologico Farming Future

A promuovere l’iniziativa, che ha una dotazione di 20 milioni di euro, è Cdp Venture Capital insieme all’università degli studi Federico II di Napoli. Obiettivo: incentivare e sostenere l’approdo sul mercato delle invenzioni provenienti dal mondo della ricerca

Pubblicato il 27 Lug 2023

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Incentivare e sostenere lo sbarco sul mercato delle invenzioni provenienti dai laboratori di eccellenza delle Università e dei centri di ricerca italiani in un settore strategico per il Paese, quello dell’Agrifood Tech. E’ questo l’obiettivo di Farming Future, il nuovo Polo nazionale di trasferimento tecnologico nato dall’iniziativa di Cdp Venture Capital in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli insieme agli atenei di Padova, Bologna, Torino, Milano, Siena, Bari e della Tuscia, mentre sono previsti accordi con corporate partners che al momento sono in fase di finalizzazione.

Potenziare la ricerca scientifica e industriale

L’Italia è il primo Paese in Europa nella produzione di prodotti agroalimentari di qualità, comparto che contribuisce per il 12% al prodotto interno lordo nazionale, ed è il quarto Paese al mondo per numero di pubblicazioni scientifiche in Agricoltura e Scienze biologiche. In questo contesto Farming Future si propone di dedicarsi al finanziamento e al potenziamento imprenditoriale dei risultati delle attività di ricerca scientifica e industriale nell’Agrifood Tech.

Focus su startup e progetti innovativi

La mission di Farming Future è di focalizzare gli investimenti su progetti e startup con tecnologie innovative applicabili all’intera filiera agro-alimentare, nella produzione (biotecnologie verdi, bioenergia e biomateriali, robotica, nuovi metodi di agricoltura) e nella distribuzione (food safety and traceability, supply chain and logistics, tecnologie di processing e packaging, veicoli a guida autonoma per consegne alimentari).

La dotazione di 20 milioni di euro

Farming Future nasce con una dotazione target complessiva di 20 milioni di euro: 10 milioni sono già stati stanziati dal fondo di Technology Transfer di Cdp Venture Capital, con l’obiettivo di investire nei prossimi tre anni in più di 20 tecnologie in fase di prototipazione e in oltre 18 startup in fase di avvio.

I programmi di incubazione tecnica

Il progetto si propone anche di offrire supporto ai ricercatori nel potenziamento imprenditoriale dei loro trovati scientifici, mettendo a disposizione dei progetti selezionati un programma di Incubazione tecnica curato da To Seed Partners.

A disposizione delle startup selezionate a livello nazionale per gli investimenti seed e nate nell’ambito della Ricerca scientifica ci sarà anche l’accesso a un programma di Business Creation, sviluppato in collaborazione con partner internazionali.

Innovazione digitale e tecnologia 

“L’innovazione digitale e la tecnologia sono elementi cruciali per lo sviluppo di tutta la filiera agroalimentare, eccellenza del nostro Paese che esprime primati importanti sia rispetto alle attività del mondo agricolo che dell’industria della trasformazione dei prodotti alimentari – sottolinea Enrico Resmini, amministratore delegato e Direttore generale di Cdp Venture Capital – L’apporto che la Ricerca scientifica può fornire in questo settore può portare un enorme valore aggiunto all’economia del Made in Italy con ampie prospettive di ricaduta anche ti tipo occupazionale e sociale. Con il Polo di Trasferimento Tecnologico Farming Future vogliamo investire proprio nel potenziamento di queste attività di Ricerca che possono offrire soluzioni sostenibili ed efficaci alle sfide dell’intero settore agroalimentare”.

La sinergia con il Centro Nazionale Agritech

“L’iniziativa Farming Future di Cdp Venture Capital rappresenta una importante opportunità di collaborazione e di sinergia con il Centro Nazionale Agritech e le tante attività di ricerca e divulgazione svolte dall’Ateneo federiciano sui vari temi legati allo sviluppo delle tecnologie abilitanti e l’innovazione nel settore agrifood – aggiunge Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – Il rapporto con Cdp, già consolidato dalla co-partecipazione nella fondazione Agritech, si arricchisce ulteriormente, con l’obiettivo di dare una spinta concreta e notevole allo sviluppo di un comparto di fondamentale importanza per il nostro Paese”.

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