L'INTERVENTO

AI, 200mila ingegneri informatici nella Ue. Von der Leyen: “Più di Usa e Cina”

La presidente della Commissione Europea a Davos: “Dobbiamo sfruttare questo vantaggio competitivo per far crescere le nostre economie in maniera sostenibile e investire in sistemi in grado di potenziare le capacità umane”. Intanto entra in vigore oggi il nuovo regolamento sulla digitalizzazione della Giustizia

Pubblicato il 16 Gen 2024

ursula von der leyen

La Ue ha un vantaggio competitivo su Russia e Cina e lo deve sfruttare appieno: si tratta di circa 200mila ingegneri informatici che possono contribuire alla svolta 4.0 dell’Europa. È questo uno dei passaggi chiave del discorso che la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha tenuto in occasione del World Economic Forum in corso a Davos. (SCARICA QUI LO SPEECH)

Intelligenza artificiale chance imperdibile

“Il Global Risk Report del World economic forum colloca l’intelligenza artificiale come uno dei principali rischi potenziali per il prossimo decennio –  ha sottolineato von der Leyen – Ma non dimentichiamo che l’AI rappresenta anche un’opportunità molto significativa, se utilizzata in modo responsabile”.

“Sono un’ottimista tecnologica, convinta che l’intelligenza artificiale può aumentare la produttività a una velocità senza precedenti. Chi si muove per primo verrà premiato e la corsa globale è già iniziata”.

Europa sul podio delle competenze

E l’Europa, ha spiegato la presidente, “è ben posizionata per diventare il leader dell’intelligenza artificiale industriale, ovvero l’uso dell’intelligenza artificiale per trasformare le infrastrutture critiche affinché diventino intelligenti e sostenibili”. L’Ue userà il suo vantaggio competitivo, cioè i suoi circa 200mila ingegneri informatici con esperienza nell’intelligenza artificiale, “una concentrazione maggiore di Stati Uniti e Cina. E il nostro continente ha un enorme vantaggio competitivo anche sui dati industriali. Possiamo addestrare l’intelligenza artificiale su dati di qualità ineguagliabile”.

L’AI a servizio dell’economia e della società

Secondo la presidente della Commissione Ue, “l’Europa deve fare un passo avanti e indicare la strada per un uso responsabile – ha puntualizzato – Un’AI che potenzi le capacità umane, migliori la produttività e sia al servizio della società”.

“E noi vogliamo investire in questo – ha poi spiegato – Forniremo alle startup e alle Pmi europee l’accesso ai nostri supercomputer di livello mondiale, in modo che possano sviluppare e addestrare modelli di intelligenza artificiale di grandi dimensioni. Metteremo anche gli spazi dati comuni europei al servizio delle startup e renderemo disponibile un’enorme quantità di dati in tutte le lingue dell’Ue. Questo è simile a ciò che Microsoft sta facendo per ChatGpt, eseguendolo sui propri supercomputer”.

Via al nuovo regolamento Ue sulla giustizia digitale

Entra in vigore oggi il nuovo regolamento europeo sulla digitalizzazione della giustizia. Le nuove norme assicureranno che le comunicazioni tra i Paesi Ue siano armonizzate e le procedure civili e penali transfrontaliere digitalizzate.

“Il regolamento mira a rendere la giustizia più accessibile per ogni cittadino, garantendo trasparenza e mantenendo il nostro sistema giudiziario al passo con l’era digitale – spiega  la vicepresidente per i Valori e la Trasparenza, Vera Jourová – Il fatto che entri in vigore oggi è una notizia molto positiva per i cittadini europei”.

Per il commissario alla Giustizia, Didier Reynders “si tratta di un passo decisivo verso la digitalizzazione della giustizia e per rendere l’Europa adatta all’era digitale. Renderà i sistemi giudiziari più efficienti, faciliterà l’accesso alla giustizia per i cittadini e le imprese e aiuterà i tribunali a impartire giustizia”.

Cosa prevede il regolamento

Ad oggi molte procedure di cooperazione giudiziaria si svolgono ancora su carta. Le nuove regole cambieranno questa situazione, migliorando significativamente l’efficienza della cooperazione giudiziaria e l’accesso alla giustizia per i cittadini e le aziende, nonché la qualità e la trasparenza della giustizia.

Il regolamento renderà inoltre possibile per i cittadini e le imprese presentare richieste o comunicare con le autorità giudiziarie transfrontaliere. Sul portale europeo della giustizia elettronica sarà istituito un punto di accesso elettronico, un’interfaccia per presentare reclami di piccola entità contro un convenuto in un altro Stato membro.

Inoltre, il regolamento consentirà alle parti in una causa civile o penale di partecipare a un’udienza tramite videoconferenza. I cittadini e le imprese potranno anche pagare le tasse di tribunale in modo elettronico.

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