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AI, big data, telecamere: i Comuni alla sfida digital & green

I progetti pilota a Gemona del Friuli e Vicenza dove gli occhi elettronici diventano “sentinelle” per lanciare Sos contro inondazioni, innevamento e incendi. Il dispositivo “CliCK” è la risposta di Eurotech e WaterView al cambiamento climatico

Pubblicato il 30 Nov 2022

digitale, telco, smart city, banda larga,

Gemona del Friuli, 10.500 abitanti in provincia di Udine: nel comune pedemontano, simbolo di rinascita dopo il terremoto nel maggio 1976, allagamenti e innevamento delle strade si gestiscono in modo nuovo. Dal novembre 2021 è il primo paese in Italia ad aver trasformato le telecamere del sistema territoriale di videosorveglianza in “sentinelle del clima”, grazie all’intelligenza artificiale e ai big data che aiutano a individuare rapidamente i possibili disagi e danni causati dal maltempo.

Da questo piccolo comune “campione” di resilienza e ora anche di sicurezza ambientale alla città di Vicenza: anche i 110 mila abitanti del capoluogo berico possono trarre vantaggio da un utilizzo flessibile delle telecamere installate lungo strade e piazze per lanciare Sos meteorologici. Adottando il connubio tecnologico messo in campo dalla partnership di Eurotech e WaterView, anche Vicenza mira a contrastare i pericoli provocati dal cambiamento climatico, a cominciare dalle “bombe d’acqua”, per esempio.

Altri comuni della Penisola, intanto, sono già in pole position per assicurarsi questo servizio che per mezzo di un algoritmo lancia un allarme immediato quando un fenomeno potenzialmente rischioso viene visto da una telecamera. E altri ancora nei prossimi mesi seguiranno le orme di Gemona del Friuli e di Vicenza per dotarsi degli alert meteo. Senza dimenticare che potrebbero beneficiarne anche linee ferroviarie, autostrade, tangenziali e superstrade.

La chiamata all’azione per le “Sentinelle del clima 2030”

Anche perché dal 15 ottobre è iniziata la chiamata all’azione per una manifestazione d’interesse, con l’obiettivo di selezionare entro gennaio 2023 i primi 100 Comuni italiani che hanno l’urgenza di mettere in sicurezza il territorio e diventare “Sentinelle del clima 2030”. Inoltre, da febbraio a maggio 2023 sono previste 5 tappe nelle principali città italiane, da Nord a Sud, per promuovere la cosiddetta “Chiamata all’Azione diretta ai Comuni e agli enti pubblici”. In sinergia con Regioni e associazioni economiche territoriali, l’obiettivo sarà di promuovere gli strumenti di intelligenza artificiale per monitorare i territori e mitigare gli impatti del clima che cambia nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo sostenibile promossi dal Pnrr.

Un’alleanza strategica per comunità più sicure

Con le loro soluzioni Edge Ai, l’alleanza tra Eurotech e WaterView punta, infatti, a mitigare gli effetti di un’emergenza climatica sempre più grave, come confermato anche dal grido di sofferenza del Pianeta lanciato dalla recente Conferenza sui cambiamenti climatici dell’Onu (la Cop 27) di Sharm El-Sheikh in Egitto.

Con la sede italiana ad Amaro (Udine), la multinazionale Eurotech, che progetta, sviluppa e fornisce edge computer e soluzioni per l’Internet of things (Iot), ha stretto una cruciale collaborazione con WaterView, startup nata nel 2015 come società spin-off del Politecnico di Torino, che offre applicazioni Ai per il monitoraggio meteorologico e ambientale basate su telecamere di video sorveglianza per Smart city, Smart road, servizi pubblici e infrastrutture Iot.

Dalla partnership è nato il dispositivo “CliCK”

Da questa partnership è stato creato il dispositivo plug&play “CliCK” che integra gli algoritmi di WaterView con la piattaforma lot di Eurotech.

In sostanza, l’hardware e il software di Eurotech abilitano l’implementazione veloce del software di intelligenza artificiale di WaterView sul campo per proteggere le comunità dalle calamità naturali causate dal cambiamento climatico in corso. Le applicazioni “CliCK”, integrate e sicure, garantiscono il monitoraggio in tempo reale di punti critici come sottopassi, strade, attraversamenti fluviali e aree a rischio incendio, sviluppando soluzioni di analisi video innovative che trasformano le telecamere Cctv in sensori ambientali.

Questa soluzione integrata trasforma le telecamere esistenti in sensori intelligenti controllabili da remoto, senza sostituire l’infrastruttura esistente, per rilevare anticipatamente i segnali dei sempre più frequenti eventi atmosferici estremi e misurare gli effetti dei disastri naturali.

La sostenibilità ambientale passa anche dalla tecnologia

Il 2021 è stato un anno “nero” in Italia: si sono verificati 1.205 eventi climatici classificati come “estremi”, con 648 comuni colpiti e un bilancio tragico: 261 vittime. Cifre che fotografano un’emergenza, numeri che rendono la sostenibilità ambientale una sfida decisiva per il futuro. Ma come affrontare questo problema?

Occorre puntare “sull’utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale in campi che stanno diventando sempre più rilevanti per il nostro pianeta, come la salvaguardia dell’ambiente, l’utilizzo migliore delle risorse critiche come l’acqua, la mitigazione degli effetti di eventi atmosferici estremi e l’aumento della resilienza climatica delle nostre regioni e delle comunità”, risponde Paul Chawla, Ceo Eurotech. “Perché questo sia possibile – continua – è necessario portare l’intelligenza artificiale sul campo, vicino agli eventi da monitorare e ai sistemi da migliorare. Questo è uno degli obiettivi che ci siamo posti con la nostra partnership”.

L’Ai per segnalazioni capillari contro le sfide del clima

Gli ultimi studi avvertono che la probabilità di rischio di eventi estremi è aumentata in Italia del 9% negli ultimi 20 anni, tanto che il 37% dei fondi del Pnrr è indirizzato a contrastare il cambiamento climatico in corso.

In questa prospettiva, per Paola Allamano, Ceo di WaterView, l’intelligenza artificiale e la computer vision possono rivelarsi strumenti tecnologici fondamentali: “Ci permettono di automatizzare le attività di monitoraggio normalmente condotte con le telecamere delle reti di videosorveglianza, utilizzando questi dispositivi come veri e propri occhi puntati sui fenomeni climatici che possono mettere a rischio la sicurezza delle nostre comunità”.

“In Italia – aggiunge Allamano – comuni come Vicenza e Gemona del Friuli hanno già scelto le soluzioni nate dalla nostra partnership, ricevendo segnalazioni capillari e tempestive per gestire efficacemente le sfide poste dal clima che cambia, come piogge intense e spesso concentrate su territori circoscritti, allagamenti urbani rapidi e distruttivi, o focolai di incendio alimentati da prolungati periodi di siccità”.

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