Il coronavirus e la trade war cambiano anche il modo in cui gli ingegneri delle aziende americane dell’elettronica di consumo controllano l’assemblaggio dei loro prodotti nelle fabbriche in Cina e risolvono i problemi. La startup californiana Instrumental, fondata da ex ingegneri di Apple, ha sviluppato un sistema che integra intelligenza artificiale e telecamere per permettere il troubleshooting da remoto.
Le telecamere di Instrumental si integrano nelle linee di assemblaggio degli stabilimenti produttivi e le immagini e i dati inviati vengono analizzati da software AI. Per risolvere difetti di manifattura e altri problemi, agli ingegneri basta collegarsi al software e evitare gli spostamenti di persona.
Rilevamento dei problemi in tempo reale
Nei primi giorni in cui si comincia a mandare in produzione un dispositivo elettronico, i problemi e i difetti che emergono possono essere centinaia e, per aggiustarli, le tech companies “mandano nutriti gruppi di ingegneri hardware in giro per il mondo per andare nelle fabbriche e cercare, a caso, nelle linee di assemblaggio per individuare i problemi”, ha dichiarato a Reuters Anna-Katrina Shedletsky, co-fondatrice di Instrumental insieme a Sam Weiss. “C’è da sperare di essere fortunati”.
Con le telecamere e l’intelligenza artificiale, invece, non c’è più bisogno di “pescare” tra una marea di dispositivi in produzione. La tecnologia più avanzata trova una vite mancante, una leva che si è piegata o una batteria danneggiata in tempo reale e con altissima precisione“, afferma la top manager.
Il braccio di ferro Usa-Cina
Il sistema software di Instrumental, sviluppato inizialmente per individuare i difetti in modo più efficiente, ha attratto grande interesse nel periodo del lockdown che ha impedito i viaggi internazionali. Ancor di più pesa il braccio di ferro commerciale e tecnologico tra sino-americano: non è chiaro se e quando riprenderanno i voli dagli Stati Uniti alla Cina. L’amministrazione del presidente Donald Trump ha infatti vietato alle compagnie aeree cinesi di volare verso gli Usa a partire dal 16 giugno perché Pechino non ha dato ancora il via libera ai voli delle compagnie aeree americane verso la Cina.
“Tante attività nel mondo sono riprese, ma i viaggi non credo saranno più liberi come prima ancora per molto tempo”, afferma Shedletsky.
Motorola, che ha sede a Chicago ma è ormai di proprietà del gruppo cinese Lenovo, usa da diversi anni il software di Instrumental per seguire l’assemblaggio dei telefoni cellulari nelle sue fabbriche in Cina. Ora l’azienda nata in America ha fortemente aumentato l’uso della tecnologia di Instrumental perché n0n è possibile viaggiare. “È uno strumento incredibile: posso sedere alla mia scrivania e controllare come procede la produzione a 6.000 miglia di distanza“, ha detto Kevin Zurawski, top manager della supply chain di Motorola.