IL PIANO

AI generativa, Microsoft lancia abbonamento da 30 dollari al mese

Annunciata anche una partnership con Meta: Llama 2 sarà gratuito per chi usa il cloud Azure. Balza il titolo e l’azienda si avvicina alla soglia dei 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione finora superata solo da Apple. Slitta a ottobre il deal Activision Blizzard da 69 miliardi. Intanto il Consiglio di sicurezza dell’Onu accende i riflettori sui rischi dell’intelligenza artificiale

Pubblicato il 19 Lug 2023

intelligenza artificiale 2

Il titolo di Microsoft guadagna il 6% a 366,78 dollari e si avvia verso una chiusura record, avvicinandosi alla soglia dei 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, superata finora soltanto da Apple. In questo momento, la capitalizzazione della Big tech si attesta su un valore di oltre 2.700 miliardi di dollari. Meno di due settimane fa, Morgan Stanley aveva alzato il price target sul gigante tech, affermando che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale potrebbe per l’appunto far volare la sua capitalizzazione oltre i 3.000 miliardi di dollari.

Le novità annunciate da Microsoft

E in effetti il merito di questo exploit è dell’annuncio di un nuovo servizio in abbonamento da 30 dollari al mese che mette a disposizione l’intelligenza artificiale generativa per la suite Microsoft 365. Stando a quanto spiegato dall’azienda, le funzionalità di copilot includono la classificazione delle e-mail in arrivo, la sintesi delle riunioni, l’analisi dei dati dei fogli di calcolo, l’offerta di suggerimenti per la scrittura e la progettazione di presentazioni.

Ma a spingere il titolo in borsa ci sono anche altre novità, sempre sul fronte dell’AI: Redmond ha innanzitutto reso noto un significativo aggiornamento di Bing Chat, il chatbot di intelligenza artificiale, che permetterà la ricerca visuale. Gli utenti potranno così scattare o caricare una foto, chiedendo di avere più informazioni al riguardo.

In secondo luogo, Llama 2, il modello di linguaggio di grandi dimensioni per l’AI generativa sviluppato da Meta, sarà gratuitamente disponibile per gli sviluppatori che creano software sulla piattaforma di cloud computing di Microsoft Azure.

Meta, si legge in una nota, ritiene che un approccio aperto con un’ampia accessibilità sia la strada giusta per sviluppare utilizzando le potenzialità offerte attualmente dai modelli di Intelligenza Artificiale, in particolare quelli come Llama 2, che operano nel settore dell’AI generativa, dove la tecnologia continua ad avanzare rapidamente grazie a progressi reali e qualitativi.

“Oggi rilasciamo modelli pre-addestrati e perfezionati con i parametri 7B, 13B e 70B. Llama 2 è stato pre-addestrato su un volume di dati del 40% superiore rispetto a Llama 1 e sono stati apportati miglioramenti alla sua architettura. Per i modelli perfezionati, abbiamo raccolto più di 1 milione di annotazioni umane e abbiamo applicato il perfezionamento supervisionato e l’apprendimento rinforzato con il feedback umano con risultati eccellenti in termini di sicurezza e qualità”, ha dichiarato lo stesso Mark Zuckerberg.

La partnership di Meta e Qualcomm per portare Llama 2 sui device

Meta d’altra parte sta lavorando con Qualcomm per ottimizzare l’esecuzione dei modelli linguistici Llama 2 direttamente on-device, senza quindi ricorrere esclusivamente ai servizi cloud. La possibilità di eseguire modelli di intelligenza artificiale generativa come Llama 2 su dispositivi come smartphone, pc, visori Vr/Ar e veicoli consente agli sviluppatori di risparmiare sui costi del cloud e di fornire agli utenti esperienze private, più affidabili e personalizzate.

“Apprezziamo l’approccio di Meta all’AI aperta e responsabile e ci impegniamo a promuovere l’innovazione e a ridurre le barriere all’ingresso per gli sviluppatori di qualsiasi dimensione portando l’AI generativa sui device”, commenta Durga Malladi, senior vice president e general manager delle attività di tecnologia, pianificazione e soluzioni edge di Qualcomm Technologies. “Per far entrare efficacemente l’AI generativa nel mainstream, l’AI dovrà essere eseguita sia sul cloud che sui dispositivi edge, come smartphone, laptop, veicoli e dispositivi IoT“.

Qualcomm Technologies prevede di rendere disponibile l’implementazione dell’AI basata su Llama 2 sui dispositivi dotati di Snapdragon a partire dal 2024. Gli sviluppatori possono iniziare già da oggi a ottimizzare le applicazioni per l’AI on-device utilizzando il Qualcomm AI Stack, un insieme di strumenti dedicati che consentono di elaborare l’AI in modo più efficiente su Snapdragon, rendendo possibile l’AI on-device anche in dispositivi piccoli, sottili e leggeri.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu accende i riflettori sui rischi dell’AI

Mentre il mercato continua a espandersi anche grazie a queste nuove alleanze, la comunità internazionale si interroga sui rischi legati all’uso delle soluzioni basate sull’AI. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto ieri la sua prima riunione sull’intelligenza artificiale, durante la quale la Cina ha affermato che la tecnologia non deve diventare un “cavallo da corsa”, mentre gli Stati Uniti hanno messo in guardia dal suo utilizzo per censurare o reprimere le persone.

Il ministro degli Esteri britannico James Cleverly, che ha presieduto la riunione sotto la presidenza britannica di luglio dell’Onu, ha affermato che l’intelligenza artificiale “modificherà fondamentalmente ogni aspetto della vita umana. “Abbiamo urgentemente bisogno di dare forma alla governance globale delle tecnologie trasformative, perché l’AI non conosce confini”, riconoscendo comunque che l’intelligenza artificiale potrebbe aiutare ad affrontare il cambiamento climatico e a stimolare le economie. Ma ha anche avvertito che la tecnologia alimenta la disinformazione e potrebbe aiutare attori statali e non statali nella ricerca di armi.

“Le applicazioni militari e non militari dell’AI potrebbero avere conseguenze molto gravi per la pace e la sicurezza globale”, ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il quale sostiene le richieste di alcuni Stati per la creazione di un nuovo organismo dell’Onu “per sostenere gli sforzi collettivi per governare questa straordinaria tecnologia”, sul modello dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile o del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici.

L’ambasciatore cinese all’Onu Zhang Jun ha descritto l’AI come un'”arma a doppio taglio” e ha detto che Pechino è favorevole a un ruolo centrale di coordinamento dell’Onu nella definizione di principi guida per la tecnologia. “Che sia buona o cattiva, buona o cattiva, dipende da come l’umanità la utilizza, la regola e da come bilanciamo lo sviluppo scientifico con la sicurezza”, ha detto Zhang, aggiungendo che ci si dovrebbe concentrare sulle persone e sull’AI a fin di bene per regolare lo sviluppo e per “impedire che questa tecnologia diventi un cavallo in fuga”.

La Russia ha invece messo in dubbio che il Consiglio, incaricato di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, debba discutere di AI. “Ciò che è necessario è una discussione professionale, scientifica e basata sulle competenze, che può richiedere diversi anni e che è già in corso presso piattaforme specializzate”, ha dichiarato il vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite Dmitry Polyanskiy.

Microsoft e Activision, il deal slitta a ottobre

Microsoft e Activision Blizzard estendono i termini per la chiusura del deal da 69 miliardi di dollari al 18 ottobre.

Microsoft ha annunciato il 18 gennaio 2022 l’intenzione di acquisire Activision Blizzard per 95,00 dollari per azione in una transazione interamente in contanti, approvata dai consigli di amministrazione di entrambe le società e dagli azionisti di Activision Blizzard.

Il 18 luglio 2023, Activision Blizzard e Microsoft hanno stipulato un accordo che prevede la rinuncia a alcuni diritti di risoluzione del contratto di fusione se la fusione non dovesse essere completata entro il 18 ottobre 2023. In caso di risoluzione dopo il 29 agosto 2023, la commissione di risoluzione da pagare ad Activision Blizzard aumenterebbe da 3,0 a 3,5 miliardi di dollari, e a 4,5 miliardi di dollari se risolta dopo il 15 settembre 2023.

L’accordo prevede anche modifiche agli accordi commerciali di Activision Blizzard con Microsoft per Xbox, per un valore massimo di 250 milioni di dollari per ciascuno degli anni fiscali 2023 e 2024, e consente ad Activision Blizzard di dichiarare e pagare un dividendo regolare in contanti per l’anno fiscale 2023.

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