ECONOMIA DIGITALE

Aim Italia, digitale una Pmi su tre quotata nel 2014

Approdate nel mercato della Borsa dedicato a piccole e medie imprese 22 società, con una crescita del +47% rispetto al 2013. Tra le tecnologiche Go Internet, Tecnoinvestimenti, Tech-Value, Mail Up, Expert System, Triboo Media, Axélero

Pubblicato il 05 Gen 2015

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Almeno sette su 22 pmi quotate nel 2014 su Aim Italia sono strettamente legate al mondo dell’economia digitale. Si tratta di Go Internet (media and digital), Tecnoinvestimenti (servizi di Digital Trust e Credit Information), Tech-Value (fornitura di servizi IT per aziende engineering intensive), Mail Up (email marketing professionale), Expert System (Ict), Triboo Media (Media and Digital), Axélero (Internet company). In pratica una su tre arriva dall’economia digitale. Le altre in alcuni casi sono più spostate sul settore media (che comprende comunque anche servizi digitali) come Lucisano Media Group, Mp7Italia e Notorious Pictures, e altre ancora sono attive nel green, nel settore energetico, nella finanza e nel fashion.

Lo riferisce IR Top, società specializzata in consulenza direzionale su Investor Relations e Capital Markets, comunicando i dati dell’Osservatorio AIMnews sulle quotazioni delle pmi su Aim Italia nel 2014, che evidenziano un significativo incremento sia nel numero delle Ipo che nel valore della raccolta.

Complessivamente, sono approdate in Borsa 22 società, con una crescita del +47% rispetto al 2013: Giorgio Fedon & Figli, Axélero, Modelleria Brambilla, Bio-On, Tecnoinvestimenti, GO Internet, Tech-Value, Mail Up, Blue Note, Lucisano Media Group, Mp7 Italia, Iniziative Bresciane, Notorious Pictures, PLT Energia, Energy Lab, Ecosuntek, Agronomia, Triboo Media, Gala, Expert System, Sunshine Capital Investments, Gruppo Green Power.

Le 22 Ipo del 2014 hanno raccolto capitali per 206 milioni di euro (+29% vs 2013) e capitalizzano 931 milioni di euro (market cap media Euro 43 milioni). La raccolta media è pari a 9,4 milioni di euro, con un flottante medio che si attesta al 24%. La percentuale della raccolta in Opv (da vendita dei titoli) è pari in media all’11%. Il 36% delle nuove quotate Aim Italia proviene dalla Lombardia, il 18% rispettivamente dall’Emilia Romagna e dal Lazio.

Tra le principali motivazioni che hanno portato le aziende alla quotazione: volontà di ulteriore accrescimento della visibilità sui mercati di riferimento, supporto di progetti di espansione domestica ed internazionale, consolidamento della quota di mercato, rafforzamento della struttura patrimoniale.

“Nel 2014 sono state 22 le pmiI italiane che hanno scelto di intraprendere la via della quotazione su Aim Italia con l’obiettivo di realizzare i propri progetti di crescita e innovazione, con effetti propulsivi su tutto il sistema Italia” commenta Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top. “Il significativo numero di Ipo e l’incremento nel valore della raccolta rispetto al 2013 dimostra quanto questo mercato si stia sempre più affermando come canale privilegiato per la crescita delle piccole e medie aziende, che valutano la quotazione su Aim Italia come un’opportunità interessante per far crescere la propria azienda e supportare lo sviluppo di idee di business innovative. Con 57 società quotate, una raccolta complessiva di 453 milioni di euro e una capitalizzazione di mercato superiore a 2,0 miliardi di euro, quasi raddoppiata rispetto al 2013, il trend di IPO è previsto ancora in crescita nei prossimi anni, supportato soprattutto dall’interesse delle PMI per questa modalità di accesso al mercato dei capitali”.

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