IL CASO

Airbnb fa mea culpa e cambia strategia: via ai rimborsi

Dopo la “deroga” alle regole sulla cancellazione delle prenotazioni che ha provocato il fuggi fuggi dei proprietari verso piattaforme alternative, l’azienda mette sul piatto 250 milioni di dollari per ripagare i costi sostenuti e i mancati guadagni. E ulteriori 10 milioni saranno a disposizione dei clienti “premium”

Pubblicato il 01 Apr 2020

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Rimborsi per tutte le prenotazioni effettuate entro il 14 marzo e relative ai soggiorni cancellati nel periodo antecendente o post o 31 maggio: è quanto annuncia Airbnb.

L’azienda, duramente impattata dall’emergenza Coronavirus, ha accantonato 250 milioni di dollari per fare fronte alle spese dei proprietari degli appartamenti in locazione. E prevede un rimborso fino al 25% dell’importo pattuito nell’ambito del regolamento relativo alle disdette. Un ulteriore fondo di 10 milioni – creato grazie ai contributi dei dipendenti dell’azienda – sarà inoltre utilizzato per i Superhost e gli Exeperience host, due tipologie di host “premium” Airbnb.

Le decisioni sono state comunicate via e-mail ai proprietari degli appartamenti. In una precedente comunicazione Airbnb aveva annunciato che gli ospiti avrebbero potuto cancellate le prenotazioni tra il 14 marzo e il 14 aprile, di fatto andando in deroga alle regole sulle cancellazioni che permettono agli affittuari di ricevere comunque un parziale rimborso. Una decisione che ha spinto molti proprietari a rivolgersi a piattaforme alternative.

Brian Chesky, ceo dell’azienda, ha fatto mea culpa e per questo l’azienda ha ora messo a disposizione 250 milioni di dollari per coprire parte dei costi a carico dei proprietari delle location a causa delle numerose cancellazioni. I rimborsi verranno erogati già in questi giorni.

“Sono molto dispiaciuto – ha scritto Chesky nell’email– per le modalità della precedente decisione e di non avervi consultato prima. Abbiamo però ascoltato le vostre posizioni e abbiamo capito che vi meritate di meglio da noi”.

Inoltre, grazie alle donazioni dei dipendenti dell’azienda, il fondo extra da 10 milioni di dollari consentirà di assegnare ai superhost e gli experience host, rimborsi per 5mila dollari se ne faranno richiesta. “La nostra relazione con voi – ha scritto Chesky – è molto lunga, e oggi è in crisi. Sappiamo che per ricostruirla c’è molto lavoro da fare da parte nostra. Ma la nostra priorità siete voi”.

Airbnb la scorsa settimana ha annunciato ai dipendenti il blocco delle nuove assunzioni e la sospensione delle attività di marketing. L’azienda prevede anche una decurtazione sul salario dei dirigenti e la cancellazione del bonus previsto per il 2020.

Il cambiamento imprevedibile e drammatico delle condizioni di mercato colpisce Airbnb in modo particolarmente duro visto che l’azienda si preparava per quella che era stata annunciata fra le quotazioni in Borsa più interessanti. Il valore dell’azienda è stato stimato in 31 miliardi di dollari.

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