LA TRIMESTRALE

Airbnb, ricavi quadruplicati. Ma per l’autunno si teme una nuova frenata

La piattaforma chiude con 1,3 miliardi di dollari di fatturato dai 334,7 milioni di un anno fa. Ma le attese di un rallentamento nella seconda parte dell’anno fanno perdere al gruppo il 5% in Borsa

Pubblicato il 13 Ago 2021

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Airbnb ha chiuso il primo semestre del 2021 con un fatturato pari a 2,222 miliardi di dollari, in crescita dell’89,7% rispetto ai 1,176 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.

Verso un trimestre da record

A comunicarlo è stesso gruppo, pubblicando i risultati del secondo trimestre, che denotano un fatturato pari a 1,335 miliardi di dollari, quasi quadruplicato rispetto ai 334,7 milioni dello stesso periodo del 2020 e oltre i livelli pre-pandemici. Tuttavia, la società teme contraccolpi negativi in autunno e per questo il titolo ha perso il 5% dopo la chiusura di Wall Street.

La ripresa dei viaggi in questi mesi ha trainato il boom dello home sharing, e dunque Airbnb prevede ricavi record nel trimestre in corso che si concluderà a settembre, nonostante l’impatto negativo della variante pandemica. Gli analisti, dal canto loro, ipotizzano un fatturato del terzo trimestre di 1,96 miliardi. Il suo precedente record di entrate in quel trimestre era stato di 1,65 miliardi di dollari nel 2019. Come detto, però, Airbnb teme che che le persone non saranno disposte a viaggiare in autunno come in estate. “I progressi delle vaccinazioni, il contenimento di nuove varianti e le restrizioni ai viaggi al di fuori degli Stati Uniti continueranno a essere fattori chiave”, nel determinare la crescita per il resto dell’anno, ha affermato la società.

L’impatto di Airbnb sulle economie locali

La crescita della piattaforma concorre del resto a migliorare anche le condizioni socio-economiche di molti dei contesti in cui si espande il modello della sharing economy. Oxford Economics ha recentemente analizzato l’impatto economico della community di Airbnb in destinazioni selezionate in tutto il mondo. L’analisi ha rilevato che nel 2019, nelle 30 destinazioni esaminate, Airbnb ha favorito oltre 300 mila posti di lavoro, tra cui decine di migliaia in settori come ristoranti e vendita al dettaglio, duramente colpiti dalla pandemia. I guest di Airbnb hanno supportato più di 100 mila posti di lavoro nel settore della ristorazione, quasi 95 mila al dettaglio, quasi 50 mila posti nei trasporti e più di 40 mila nell’intrattenimento. In tutta Europa, la spesa dei guest su Airbnb ha supportato circa 51 mila posti di lavoro a Parigi, 14 mila a Milano e oltre 8 mila a Berlino.

L’analisi di Oxford Economic ha, inoltre, evidenziato che quando le città riaprono e accolgono i guest di Airbnb, la quantità di attività di Airbnb è direttamente proporzionale al sostegno al lavoro. Sulla base delle comunità studiate in tutto il mondo, in media, vengono supportati nove lavori ogni mille guest Airbnb.

I programmi per affrontare il new normal

All’inizio del 2021 Airbnb ha lanciato The Great Rebalance of European Travel, una serie di impegni per garantire che il ritorno del viaggio in Europa sia sicuro, sostenibile e a vantaggio di tutti, diffondendo i benefici economici a più persone e prevenendo il ritorno del fenomeno dell’overtourism. Contestualmente alla pubblicazione dei risultati finanziari, il gruppo condivide un aggiornamento sui progressi che fatti finora rispetto a questi impegni in ollaborazione con le comunità di tutta Europa.

Airbnb accoglie con favore la regolamentazione sui soggiorni a breve termine: “Ad oggi”, sottolinea la società, “abbiamo firmato oltre mille accordi normativi e fiscali a livello globale. Il numero crescente di accordi è stato possibile anche grazie al City Portal, uno sportello digitale unico, costruito appositamente per supportare le città e le organizzazioni turistiche. All’inizio dell’anno abbiamo annunciato l’obiettivo di far utilizzare questo strumento a 50 governi e autorità europee entro la fine 2021. Ad oggi le partnership con City Portal sono attive l 35 governi e organizzazioni in tutta Europa, inclusi Regno Unito, Francia e Danimarca. Siamo inoltre in trattativa con oltre 25 possibili nuovi partner europei. “Continuiamo inoltre a sfruttare il momento proficuo creatosi grazie alle collaborazioni progressive avviate all’inizio dell’anno con i governi di Francia, Grecia e Paesi Bassi, tutti ottimi esempi dellanostra visione in fatto di normative smart in collaborazione con i governi di tutta Europa”, aggiunge il gruppo. “In Europa, la nostra linea di supporto al vicinato – continua Airbnb – è già stata lanciata nel Regno Unito, in Francia, Italia, Paesi Bassi, Irlanda, Repubblica Ceca e Ungheria, mentre all’inizio dell’anno abbiamo reso pubblico la nostra volontà di estendere questo strumento ai mercati di lingua spagnola e tedesca. Oggi siamo lieti di annunciare il lancio della Neighborhood Support Line in Germania, Austria e Svizzera, dopo il lancio dello strumento in Spagna a maggio, per un totale di 27 paesi al mondo con questo strumento attivo. Siamo lieti di mantenere questo impegno e sappiamo”, precisa Airbnb, “che c’è ancora lavoro da fare, anche per le feste in casa e sulle prenotazioni ad alto rischio. Nelle prossime settimane condivideremo ulteriori progressi circa questa importante missione”.

Rispetto ai cambiamenti e ai processi di innovazione innescati dall’emergenza Covid, Airbnb “sta collaborando con governi e organizzazioni in tutta Europa per sfruttare i cambiamenti delle abitudini e le nuove tendenze di viaggio”. Oltre alla collaborazione con Visit Trentino per lo smart working, Airbnb condivide ulteriori progressi: attraverso il programma Live Anywhere 12 persone sono state selezionate tra oltre 314 mila candidati da tutto il mondo per vivere ovunque nel mondo con Airbnb per circa un anno. I 12 vincitori, provenienti da nove paesi e tutti con con background diversi, condivideranno le loro esperienze con noi durante tutto il percorso per aiutarci a innovare la piattaforma al fine di supportare al meglio lo stile di vita nomade.

“In Italia abbiamo firmato una partnership con il Comune di Milano e supportato la ripresa del turismo post-pandemia attraverso soggiorni a lungo termine, sempre più richiesti da chi viaggia nelle città per lavoro, studio o per riconnettersi con la propria famiglia”, spiega Airbnb. “Abbiamo firmato una partnership anche con il Comune di Firenze per promuovere il turismo di qualità ed Esperienze autentiche su Airbnb per sostenere una ripresa del turismo sostenibile. In Spagna”, chiosa la società, “abbiamo lanciato una partnership con Turismo Costa del Sol Tourism e con Malaga City Council per promuovere i soggiorni a lungo termine e supportare il trend del nomadismo digitale sostenendo chi lavora da remoto. Airbnb sostiene anche un progetto in Galizia a supporto dei soggiorni rurali, che secondo un nostro report rappresentano un quinto dei soggiorni nella regione”

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