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Aiuti di Stato, nuove linee guida Ue per spingere la digitalizzazione

La Commissione europea rivede le norme sui sostegni pubblici alle imprese per lo sviluppo delle aree svantaggiate incorporando le novità del Green Deal e della Strategia industriale e digitale. Le nuove regole in vigore dal 1° gennaio 2022

Pubblicato il 19 Apr 2021

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La Commissione europea ha adottato nuove linee guida sugli aiuti pubblici a finalità regionale (Regional Aid Guidelines) che terranno conto del Green Deal europeo e delle nuove strategie industriali e digitali. Le Regional Aid Guidelines sono infatti il primo set di regole sugli aiuti di Stato che è stato rivisto in seguito all’annuncio dello European Green Deal e delle Strategie Industriale e Digitale europee.

Le linee guida sugli aiuti regionali stabiliscono le norme in base alle quali gli Stati membri possono concedere aiuti alle imprese per sostenere lo sviluppo economico delle aree svantaggiate garantendo parità di condizioni tra gli Stati membri.

Le linee guida riviste per la transizione digitale e green entreranno in vigore il 1 gennaio 2022. La validità delle mappe degli aiuti regionali si estenderà al periodo 2022-2027, con una revisione intermedia prevista per il 2023 sulla base di statistiche aggiornate sui più recenti sviluppi economici.

Aumenta la copertura degli aiuti

Tra i nuovi elementi chiave c’è l’aumento della copertura complessiva degli aiuti a finalità regionale al 48% della popolazione Ue (in precedenza era il 47%). Inoltre è stato aggiornato l’elenco aggiornato delle aree A assistite e delle aree C predefinite sulla base delle ultime statistiche Eurostat disponibili sul Pil (2016-2018) e sulla disoccupazione (2017-2019). I criteri di assegnazione delle aree assistite, che hanno dimostrato di funzionare bene nel periodo precedente, sono rimasti invariati.

Più aiuti per digitale e green

Gli Stati membri avranno una maggiore flessibilità per assegnare le cosiddette aree “non predefinite” sulle mappe: oltre ai criteri già in vigore, la Commissione ha introdotto una semplificazione per consentire agli Stati di assegnare facilmente la qualifica “C-area non predefinita” alle zone chiamate di “transizione giusta” (Just transition areas), che si trovano ad affrontare particolari sfide e dove si punterà su soluzioni economiche a basso impatto ambientale e sulla connettività digitale.

Si prevede l’aumento dell’intensità massima degli aiuti per sostenere gli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia digitale, consentendo incentivi aggiuntivi per gli investimenti nelle aree svantaggiate.

Le piccole e medie imprese mantengono intensità massime di aiuto più elevate rispetto alle grandi imprese.

Inoltre, le linee guida includono diversi bonus sull’intensità degli aiuti per le regioni ultraperiferiche, di confine o che subiscono una perdita di popolazione.

“Concorrenza leale sul mercato unico”

“Le nuove linee guida per gli aiuti pubblici regionali adottate oggi permetteranno agli stati membri di sostenere le regioni europee svantaggiate e aiutarle a ridurre le disparità in termini di benessere economico, reddito e livello occupazione. Gli obiettivi di coesione sono al cuore della nostra Unione“, ha dichiarato Margrethe Vestager, vice presidente esecutivo della Commissione europea e commissaria alla concorrenza. “Abbiamo anche aumentato le possibilità per gli Stati membro di supportare le regioni in fase di transizione o con sfide strutturali come lo spopolamento, in modo che le linee guida possano dare un pieno contributo alle transizioni verde e digitale ma anche assicurare una concorrenza a pari condizioni tra Stati membri”.

La Commissione sottolinea che gli orientamenti sugli aiuti regionali “mantengono forti garanzie per impedire agli Stati membri di utilizzare denaro pubblico per innescare il trasferimento di posti di lavoro da uno Stato membro Ue a un altro, il che è essenziale per una concorrenza leale nel mercato unico”.

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