L’Italia esce dalla top ten globale della penetrazione di Internet: nel secondo trimestre 2015 quasi 804 milioni di indirizzi IPv4 nel mondo si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform da 242 località. Gli indirizzi connessi registrati hanno segnato un calo, passando da poco più di 18 milioni in Italia (18.153.681) del primo trimestre 2015 a meno di 17milioni e mezzo (17.412.163). Un andamento negativo che si è registrato, tra gli altri, anche in Stati Uniti, Cina e Brasile. Il dato emerge dal Rapporto sullo stato di Internet riferito al secondo trimestre 2015 pubblicato oggi da Akamai.
Quanto alla velocità media di connessione, seppur il dato continui a crescere, attestandosi sui 6,4 Mbps (+4,1% rispetto al periodo gennaio-marzo e +12% rispetto al secondo trimestre 2014), l’Italia si piazza in 54esima posizione a livello mondiale e 23esima tra i paesi Emea. Il picco di velocità media di connessione nel Paese è pari al 30,2% ed è penultima a livello Emea, mentre passa dal 68esimo al 69esimo posto a livello mondiale.
Positiva la performance nazionale nel campo della banda larga e ultralarga. Le connessioni con prestazioni sopra i 4Mbps sono aumentate del 13% in un anno, raggiungendo il 70% degli utenti. Più contenuto l’aumento rispetto al trimestre precedente, sul quale da aprile a giugno si è registrato un +1,5%.
Quanto alla banda ultralarga, alle connessioni cioè oltre i 10Mbps, “anche per il secondo trimestre del 2015 – spiega Akamai in una nota – Italia, Turchia e Sud Africa rimangono gli unici Paesi Emea a non registrare tassi di adozione dell’high broadband al di sopra del 10%. In particolare, nonostante un lieve miglioramento, il nostro paese si assesta sull’8,7%, +35% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e un +19% rispetto al trimestre precedente”.
Infine, rispetto all’adozione del Broadband 15Mbps, l’Italia mantiene il 44esimo posto a livello mondiale, registrando il 3% delle connessioni uguali o superiori ai 15 Mbps, nonostante un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2014 e del 20% rispetto al primo trimestre 2015.
I dati globali del rapporto evidenziano che la velocità di connessione media globale è aumentata del 17% anno su anno. In Europa, la Svezia è al primo posto con 16,1 Mbps. La velocità di connessione media di picco globale ha raggiunto i 32,5 Mbps: al primo posto in Europa si trova la Romania con 72,1 Mbps. Belgio e Svizzera infine, sono ai primi posti nel mondo per l’adozione di IPv6.
Basato sui dati raccolti attraverso la Akamai Intelligent Platform, il rapporto sullo Stato di Internet fornisce statistiche globali relative alla velocità delle connessioni e all’adozione della banda larga, su interruzioni di internet rilevanti, sullo stato di IPv4 e sull’adozione di IPv6.
“Continuiamo ad osservare una crescita delle velocità di connessione, in particolare nei confronti anno su anno – commenta David Belson, responsabile del rapporto – L’incremento nella velocità di connessione è fondamentale dato che sempre più contenuti, non ultimi i video di qualità sempre più alta, vengono distribuiti via Internet. Il progresso e l’innovazione in queste aree, come evidenziato dal rapporto, giocherà un ruolo fondamentale per rispondere alla domanda di accesso sempre e in ogni luogo da parte degli utenti”.