Al Cern accesso sempre più rapido a dati scientifici

Pubblicato il 08 Gen 2015

Presso il CERN, fisici ed ingegneri si stanno preparando per continuare le attività di ricerca, già dall’inizio del 2015, con un migliore programma per la manutenzione e l’aggiornamento che consenta al Large Hadron Collider (LHC) di operare a quasi il doppio dell’energia. Questo permetterà ai ricercatori di aprire un nuovo capitolo in termini di sostenibilità universale e di ampliare le conoscenze sulle leggi fondamentali della natura. Software AG ha rivelato come BigMemory, la propria soluzione software per la gestione dei dati in-memory, abbia contribuito a fornire massima disponibilità dei sistemi di supporto, a partire dal lancio della Control and Monitoring Platform (C2MON). C2MON fornisce informazioni in tempo reale riguardanti i sistemi di supporto multipli che mantengono un ambiente operativo ottimale per la struttura LHC.

Il CERN deve garantire che nulla comprometta l’efficacia del LHC, monitorando il flusso continuo di enormi quantità di dati prodotti da oltre 94,000 sensori che creano al giorno più di 1,5 milioni di eventi non ridondanti. Utilizzando la piattaforma Terracotta di In-Memory Data Management di Software AG, insieme a BigMemory, gli ingegneri e gli operatori possono ricevere, analizzare ed agire in tempo reale sui dati dei sensori. Tutto ciò che riguarda l’alimentazione elettrica, i livelli della temperatura, lo status della tenuta, i sistemi di ventilazione e molti altri sistemi chiave, viene continuamente monitorato per sostenere una percentuale di disponibilità di C2MON pari al 99.99984% (vale a dire, meno di un secondo di inattività alla settimana).

Matthias Bräger, Software Engineer, ha dichiarato: “Al Cern, c’è poco spazio per l’errore e la disponibilità del sistema è un fattore critico che può determinare il successo o il fallimento. Fornire agli ingegneri e ai tecnici informazioni aggiornate, in tempo reale e senza interruzioni significa che se e quando si verifica la più piccola deviazione, sono in grado di intervenire immediatamente evitando conseguenze indesiderate”.

La ricerca scientifica che verrà fornita dal Cern e il conseguente impatto sulla vita di milioni di persone saranno di un valore inestimabile. Gli esperimenti di fisica sulle particelle hanno fornito una serie di passi avanti nell’ambito medico e industriale tra cui: nella cura del cancro, nell’imaging medicale e industriale, nel trattamento con radiazioni e nei dispositivi elettronici. Ogni anno milioni di persone richiedono diagnosi che vengono effettuate con radiofarmaci, utilizzati per un numero sempre maggiore di patologie mediche. Un esempio noto è il Positron Emission Tomography, ovvero lo scanner per la PET, che fu sviluppato negli anni ’70 dal Cern in collaborazione con il Geneva Cantonal Hospital.

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