Al via Joint Open Lab con Sant’Anna di Pisa

Pubblicato il 25 Lug 2012

Telecom Italia e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno avviato un progetto di collaborazione che porterà entro l’autunno alla realizzazione del “Joint Open Lab”, un laboratorio che ha l’obiettivo di creare un nuovo modello di relazione industria-università dove la ricerca e la conoscenza accademica si uniscono al know how e all’esperienza industriale. L’annuncio è stato dato oggi dal Rettore Maria Chiara Carrozza e dall’amministratore delegato di Telecom Italia Marco Patuano.

L’iniziativa rientra nel progetto più ampio già avviato tra Telecom Italia e Scuola Superiore Sant’Anna che prevede anche l’erogazione di sette borse di studio per Dottorati di Ricerca, contratti di Apprendistato per percorsi di Alta Formazione oltre all’avvio di un Master di II livello e la partecipazione a bandi di finanziamento nazionali e internazionali per progetti legati allo sviluppo del territorio.

In particolare, l’attività di ricerca del “Joint Open Lab” di Pisa si focalizzerà sul tema dell’Assisted Living e della sanità digitale con l’obiettivo di sviluppare lo studio di avanzate tecnologie nella sensoristica, robotica e comunicazione distribuita, ad esempio per la rilevazione dei movimenti (“motion capture”) nei processi riabilitativi, e la definizione di nuovi processi gestionali di tele-sanità abilitati dalle nuove tecnologie, attraverso la loro la sperimentazione in campo.

Il “Joint Open Lab” di Pisa è uno dei sei innovativi poli di ricerca che Telecom Italia sta realizzando su tutto il territorio nazionale, in accordo con i più qualificati Atenei italiani con l’obiettivo di rilanciare e trasformare i rapporti tra il mondo dell’industria e quello della ricerca e della didattica universitaria nel campo dell’innovazione tecnologica.

In base agli accordi, Telecom Italia contribuirà al Joint Open Lab con proprio personale di ricerca, strumentazione di laboratorio, piattaforme di servizio; Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa metterà a disposizione del laboratorio personale di ricerca, borsisti, stagisti e laureandi. Il laboratorio, inoltre, potrà partecipare a gare per l’accesso a finanziamenti per la ricerca a livello regionale, nazionale ed europeo.

“Telecom Italia ha deciso di investire con convinzione sulla ricerca universitaria e sull’alta formazione rivolgendosi ad uno dei più prestigiosi istituti universitari, come è considerata la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – dice Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom Italia – Il rapporto consolidato tra la Scuola Superiore Sant’Anna e Telecom Italia si pone l’obiettivo di sviluppare un nuovo modello di didattica e di ricerca che abbia ricadute positive e immediate sul mondo industriale. Telecom Italia – aggiunge Patuano – intende proseguire questo percorso che si concretizza con l’annuncio di oggi relativo alla creazione di un vero e proprio laboratorio di ricerca condiviso e rientra nel progetto più ampio del Gruppo di trasformare radicalmente il modello della relazione tra mondo accademico e impresa per creare valore e alimentare l’industria con idee innovative partendo dal territorio”.

“Sono particolarmente orgogliosa – commenta Maria Chiara Carrozza, Rettore della Scuola Superiore Sant’Anna – del fatto che Telecom Italia ci abbia scelto per un progetto che unisce tecnologia e innovazione con importanti ricadute sul sociale, oltre a rinsaldare, internamente, una storica alleanza tra i settori di ingegneria e di management, dimostrando come la multidisciplinarietà porti risultati più fecondi rispetto alla specializzazione settoriale. Con la nascita del ‘joint lab’ inizia un nuovo capitolo nelle collaborazioni con aziende interessate ad avviare percorsi comuni in un’ottica di lungo periodo e che sappiano coniugare le esigenze della formazione con la ricerca ad alto livello. Specialmente in questo momento di crisi – aggiunge il Rettore Carrozza – la Scuola Superiore Sant’Anna si sente al servizio dell’Italia e del suo sistema produttivo per sostenere la crescita e il progresso del contenuto tecnologico di prodotti e di servizi che imprese italiane come Telecom offrono al nostro Paese. L’accordo assume un forte valore anche per la flessibilità dimostrata nello sviluppo di linee di ricerca scientifica che a loro volta accrescono competenze e professionalità degli Allievi rendendo più competitiva l’offerta formativa”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati