Alcatel-Lucent ha confermato il piano volto a risanare il bilancio e a concentrare l’attenzione su una serie di attività core per consentire al produttore di apparecchiature per le telecomunicazioni di ripristinare la sua redditività.
L’annuncio è stato dato questa mattina da Michel Combes, nuovo Ceo di Alcatel-Lucent, che ha appunto dato il via ufficiale allo “Shift Plan”: piano triennale che, come il nome suggerisce, indica uno “spostamento” di focus dell’azienda, la quale diverrà meno “generalista” e più focalizzata sulle attività nel mondo delle reti e delle comunicazioni a più alta crescita.
Si tratta in sostanza di un’evoluzione che individua due “blocchi”: uno, con più elevato dinamismo, dove sarà concentrata la gran parte degli investimenti in R&D, che comprende settori come l’IP, il “Core Networking”, l’accesso ultra-broadband, e l’altro, gestito secondo priorità di generazione di cassa, che comprende l’accesso e altri segmenti. Ad entrambi questi “blocchi”, Alcatel-Lucent dedicherà impegno e determinazione, ma l’allocazione di risorse rifletterà un diverso approccio, proprio perché si tratta di business con diverse dinamiche di mercato.
Lo “Shift Plan” è pensato per essere auto-sostenuto finanziariamente, risponde alle odierne tendenze del mercato e prevede una serie di misure di ottimizzazione e riduzione dei costi, anche con cessioni selettive di asset.
In particolare prevede la cessione di asset per 1 miliardo di euro e intende utilizzare le risorse destinate a prodotti obsoleti, con l’obiettivo di tornare ad avere un flusso di cassa positivo nel 2015.
“Puntiamo ovviamente a ridurre in modo significativo la nostra spesa nelle tecnologie tradizionali per sostenere lo sviluppo delle nuove tecnologie. Si tratta di un punto di svolta strategico per la società” ha spiegato Combes in una conference call.
Alcatel-Lucent punta inoltre a raccogliere 2 miliardi di euro per rifinanziare il debito e altri 2 miliardi per rimborsare tali debiti, possibilmente attraverso la cessione di asset o un collocamento azionario.
Scendendo in dettaglio, come è spiegato nel comunicato diffuso dall’azienda, lo Shift Plan riposiziona Alcatel-Lucent da produttore di apparati di telecomunicazione generalista a specialista del settore in reti IP e accesso a banda ultra larga (fisso e mobile), al cuore delle reti di prossima generazione
Definisce inoltre le priorità dell’innovazione del gruppo: nel 2015 l’85% degli investimenti in R&D saranno per reti IP e accesso a banda ultralarga.
Con lo Shift Plan l’approccio gestionale sarà differenziato tra segmento Core Networking (routing IP, trasporto IP, piattaforme IP e servizi associati), gestiti per la crescita, e segmento Accesso e “altri” segmenti, gestiti per la cassa e focalizzati sull’accesso a banda ultra larga
Per quanto riguarda il segmento Core Networking, per il 2015 l’obiettivo di crescita dei ricavi è del 15% a oltre 7 miliardi di euro (2012: 6,1 miliardi di euro), mentre l’obiettivo di margine operativo è superiore al 12,5% (2012: 2,4%).
Guardando ai segmenti Accesso e “altri”, invece, l’obiettivo di cash flow è di oltre 250 milioni di euro per il 2015 (2012: negativo per 115 milioni di euro).
Come già detto nello Shift Plan sono previste riduzioni di costi fissi per 1 miliardo di euro e vendita di asset per un ulteriore miliardo di euro e oltre nel periodo 2013-2015. È previsto il reprofiling del debito per 2 miliardi di euro nel periodo 2013-2015 e future riduzioni del debito per altri 2 miliardi di euro.
In definitiva lo “Shift Plan” è un piano dettagliato a tre anni per il riposizionamento dell’azienda come specialista di reti IP e accesso a banda ultra larga, apparati e servizi ad alto valore nel cuore delle reti ad alte prestazioni di domani.
Lo Shift Plan coinvolge tutti gli asset e tutte le risorse di Alcatel-Lucent per fare un cambio di passo decisivo nel focus industriale del Gruppo, che si concentrerà sulle priorità dei suoi clienti operatori che stanno realizzando le reti di nuova generazione per rispondere alla crescita esplosiva del traffico dati, affamato di banda. Il nuovo focus sui segmenti ad alta crescita dell’IP Networking, delle tecnologie per il cloud e dell’accesso a banda ultra larga sarà messo in pratica da un team manageriale, con obiettivi operativi e finanziari chiari sia in termini di risultati che di generazione di cassa.
Il Gruppo gestirà in modo diverso le sue attività: da una parte le attività ad alta crescita, dall’altra quelle che saranno gestite secondo priorità di generazione di cassa. Le attività di accesso mobile, fisso e le altre attività che rientreranno nel secondo tipo avranno un ruolo fondamentale nello sviluppo a medio e lungo termine dell’azienda.
In particolare, l’azienda si aspetta che queste creeranno ottime opportunità per le sue attività Lte e FTTx.
Lo Shift Plan capitalizzerà sugli asset innovativi riconosciuti di Alcatel-Lucent, in particolare i suoi laboratori di ricerca, i Bell Labs, e doterà l’azienda degli strumenti opportuni per raggiungere i suoi obiettivi.
Tra i principali elementi dello Shift Plan c’è innanzitutto la rifocalizzazione della spesa in R&D su IP networking e accesso a banda ultra-larga, una maggiore enfasi nel co-sviluppo con i principali clienti e partner e, contemporaneamente, una significativa riduzione della spesa sulle tecnologie legacy.
L’obiettivo di riduzione costi fissi per un miliardo di euro sarà raggiunto attraverso azioni di riduzione delle spese SG&A (sales, general & administrative), rifocalizzazione R&D e miglioramento dell’efficienza operativa.
Commentando lo Shift Plan, Michel Combes, Ceo di Alcatel-Lucent, ha detto: “Con questo piano intendiamo posizionare l’azienda al centro dell’ecosistema digitale e, allo stesso tempo, capitalizzare sui nostri principali punti di forza. Lo Shift Plan è fondamentalmente un piano industriale che indirizza anche le sfide operative e finanziarie del gruppo, creando un team forte e responsabile, con obiettivi chiari e leve appropriate per raggiungere gli obiettivi e rispettare i nostri impegni con tutti gli stakeholder”.
Michel Combes ha aggiunto: “Con lo Shift Plan, che è concepito per essere auto finanziato, stiamo allineando ambizioni realizzabili con le nostre competenze core. Per i prossimi tre anni, abbiamo un obiettivo di riduzione dei costi fissi per un miliardo di euro e l’obiettivo di cessioni di asset, accuratamente valutate e pianificate, per almeno un ulteriore miliardo di euro”.
Da questo piano Alcatel-Lucent si aspetta una crescita del fatturato nel Core Networking di oltre il 15%, dai 6,1 miliardi di euro del 2012 agli oltre 7 miliardi di euro nel 2015, portando il margine operativo nel segmento dal 2,4% del 2012 a oltre il 12,5% nel 2015.
Nello stesso periodo, il focus per wireless, accesso fisso e le altre attività sulla generazione di cassa porterà a un cash flow superiore a 250 milioni di euro nel segmento nel 2015. L’enfasi sarà su investimenti in 4G LTE, vectoring e sistemi di accesso su fibra; verrà ridotta la spesa R&D sulle tecnologie legacy.
Combes, che è stato nominato amministratore delegato il 2 aprile 2013, ha anche annunciato che dal primo luglio Philippe Guillemot entrerà nel Leadership team di Alcatel-Lucent in qualità di Senior Executive Vice President delle Operations. Philippe Guillemot è un professionista di grande reputazione che ha lavorato in diverse importanti aziende internazionali, quali Michelin e Valeo, dove ha ricoperto incarichi di vertice. È stato anche presidente e amministratore delegato di Areva T&D.
Con la riserva dovuta a causa delle procedure di informazione e consultazione previste in diversi paesi, la struttura di management di Alcatel-Lucent sarà riorganizzata in quattro linee di business principali: IP Routing & Transport, IP Platform, Wireless e Fixed Networks. Queste attività avranno il supporto di organizzazioni trasversali di Operations, Vendite e Strategie & Innovazione.