“I nostri investimenti sono legati ai nostri ricavi, la mia posizione è basata sui fatti. Se devio da questo percorso l’azienda potrebbe morire in due otre anni. Vogliamo ridurre il perimetro per poi ripartire convintamente in Italia e all’estero non appena il mercato delle telecomunicazioni ripartirà. In passato abbiamo sicuramente commesso errori, ma ora cerchiamo di ripartire”. Lo ha detto Michel Combes, Ceo di Alcatel-Lucent, incontrando ieri i lavoratori in presidio allo stabilimento di Vimercate. Con loro, si legge sul Sole24Ore, ha parlato dello “shift plan” avviato dall’azienda nei mesi scorsi, con il quale erano stati annunciati oltre 10mila esuberi, di cui 586 in Italia, quasi un terzo dei dipendenti su cui l’azienda conta nel nostro Paese.
“Se oggi sono qui e a settembre ho incontrato il ministro, vuol dire che ho interesse a essere qui in Italia”. Non ci sarebbero rischi di vedere i programmi di ricerca in corso a Vimercate negli Stati Uniti, secondo quanto affermato da Combes, anche se il Ceo di Alcatel-Lucent non ha escluso la possibilità di fare “outsourcing con dei partner”.
Parlando con i dipendenti e le Rsu Combes ha anche escluso la possibilità, per evitare gli esuberi, di ricorrere ai contratti di solidarietà: “Queste – ha detto – sono soluzioni che vanno bene quando si attraversa una fase temporanea di difficoltà. Nel nostro caso si tratta di una questione strutturale. Serve un riposizionamento complessivo, e l’Italia è un Paese molto importante. A differenza dei nostri competitor non vogliamo soltanto utilizzare l’Italia come piattaforma commerciale, ma vogliamo sviluppare in Italia prodotti per il mercato mondiale. Facendone anche il backoffice per l’aera del Sud Europa”.
Nelle intenzioni dell’azienda, secondo quanto illustrato dal Ceo, ci sarebbe l’idea di specializzarsi su Ip router, Ip transfer, cloud e accessi a banda ultralarga. Questo in un quadro generale in cui l’azienda si aspetta un consolidamento fra gli operatori del settore e maggiori investimenti per colmare il gap accumulato finora.