Alcatel-Lucent, definita la roadmap per cedere l’Optics

Primo incontro al Mise anche con Regioni e sindacati sul trasferimento del ramo d’azienda a Sm Optics. Prossimi appuntamenti il 4 e 22 settembre. Ricci (Fim-Cisl): “Ora serve l’accordo quadro”

Pubblicato il 30 Lug 2014

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Primo incontro formale oggi al ministero dello Sviluppo economico tra i vertici di Alcatel-Lucent, quelli di S.M.Optics, i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm, e quelli delle Regioni interessate dall’accordo: Lazio, Campania e Lombardia. Nella seduta di oggi era all’ordine del giorno l’avvio della procedure di trasferimento di ramo d’azienda tra Alcatel-Lucent e S.M. Optics, che si era aperta il 29 luglio, e che riguarda nello specifico i servizi di ricerca e sviluppo di tecnologie ottiche Omsn e Ptn con le relative attività di assistenza tecnica e qualità svolte presso il sito di Vimercate di Alcatel-Lucent. “Fanno parte del ramo d’azienda che verrà ceduto – si legge sul verbale dell’incontro – tutti i servizi di sviluppo e validazione dei sistemi Network management System di tecnologie ottiche svolte da Alcatel-Lucent a Vimercate”.

Durante l’incontro le due società hanno illustrato in termini generali i contenuti complessivi dell’accordo di cessione, prima che venisse stabilito il calendario dei prossimi incontri, fissati per il 4 e il 2 settembre sempre al Mise. Il 4 settembre, in particolare, sono all’ordine del giorno 4 punti: l’assetto societario di S.M.Optics, il piano di accompagnamento di Alcatel-Lucent, il piano di sviluppo di S.M.Optics, e il piano occupazionale complessivo di massima di S.M.Optics.

Tra il 4 a il 22 settembre, inoltre, si istituirà un tavolo tecnico in Assolombarda “per approfondire – si legge sul verbale – le strutture retributive e normative delle due società finalizzato alla loro armonizzazione”.

“Bene la scelta sulla new-co S.M. Optics – afferma in una nota Giuseppe Ricci, coordinatore nazionale per il gruppo Alcatel di Fim-Cisl – ma è necessario nei prossimi giorni un approfondiremo sui dettagli del piano industriale per capire la sostenibilità economica e occupazionale. Queste attività, infatti, fino a poco tempo fa venivano svolte anche nei siti di Battipaglia e Rieti siti interessati da annunci di disimpegno da parte di Alcatel, che per noi hanno la stessa dignità degli altri. Per questo chiediamo al governo garanzie per la ricerca di una soluzione, che preservi occupazione e professionalità. Altrettanto ci aspettiamo delle risposte da parte di Alcatel sulla salvaguardia occupazionale per quei lavoratori interessati dalla cigs. Per questo a settembre, dopo aver ottenuto il prolungamento della procedura di esternalizzazione, è necessario accelerale – conclude Ricci – per avere risposte complessive sulla vertenza”.

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