“Il 2015 è stato un altro anno di concitate trasformazioni per Nokia e siamo soddisfatti che in tutti questi cambiamenti siamo stati in grado di chiudere l’anno con una performance solida di entrambe le nostre divisioni”. Il ceo di Nokia Rajeev Suri (nella foto in basso) commenta così il bilancio 2015 della compagnia di telecomunicazioni finlandese, che ha annunciato i risultati relativi all’ultimo trimestre 2014 e quelli complessivi dell’anno appena concluso.
Da gennaio a dicembre 2015 i ricavi sono aumentati del 6%, passando da 11,7 a 12,5 miliardi con una buona performance della divisione Technologies. Quest’ultima registra una crescita del fatturato del 77% raggiungendo il miliardo, mentre il segmento Networks cresce del 3% toccando gli 11,5, miliardi nonostante il lieve calo del 5% nell’ultimo trimestre 2015.
“Il panorama nel segmento Networks è rimasto stabile negli ultimi tre mesi dello scorso anno, ma per il 2016 ci aspettiamo qualche ‘vento contrario’ legato alla performance del 4G/Lte in Cina e ad alcuni mercati che iniziano a rallentare”. Proprio in Cina Nokia ha recentemente chiuso un accordo da 1 miliardo di dollariper la fornitura di prodotti e servizi per la banda larga mobile, a testimonianza dell’importanza dei mercati asiatici e del motore cinese nella strategia della società finlandese.
La telco, che ha recentemente venduto per 2,78 miliardi HERE (la divisione di digital mapping e location service, ndr) ad un consorzio di case automobilistiche tedesche, ha visto un calo dell’utile che in 12 mesi è sceso del 29% da 3,48 a 2,5 miliardi.
Cresce invece l’utile operativo, che passa da 1,4 a 1,7 miliardi in un anno, segnando un aumento del 20%. Il board di Nokia proporrà un dividendo di 16 centesimi di euro per azione e un ulteriore dividendo speciale da 10 centesimi, quindi complessivamente più alto dei 19 centesimi attesi dagli analisti.
“Il nostro portfolio di innovazione non è secondo a nessuno e questo è un valore che vogliamo monetizzare – spiega Suri, che sottolinea la volontà di Nokia di continuare a dialogare con Samsung sui brevetti. Le due compagnie sono state infatti al centro di un arbitrato indipendente, conclusosi pochi giorni fa a favore della compagnia finlandese che, secondo le proprie stime, dovrebbe ottenere dall’accordo circa 1,3 miliardi fra 2016 e 2018.
Il manager si è anche detto soddisfatto per la conclusione dell’accordo su Alcatel-Lucent. Intanto la Consob francese (AMF) ha pubblicato i risultati della riapertura dell’offerta di scambio avviato da Nokia sui titoli di Alcatel Lucent in Francia e negli Stati Uniti. Alla regolazione del 12 febbraio 2016 la compagnia di tlc controllerà il 91,25% del capitale e almeno il 91,17 dei diritti di voto di Alcatel-Lucent.
Anche quest’ultima ha presentato oggi i propri risultati economici. Dopo quattro esercizi in rosso, il gruppo ha visto il ritorno all’utile nel 2015, con un risultato netto positivo di 257 milioni di euro. La società spiega in una nota di aver “raggiunto i principali obiettivi del piano di riorganizzazione” avviato nel 2013, ovvero il ritorno a un flusso di cassa netto positivo (660 milioni di euro nel 2015) e la riduzione dei costi fissi per 950 milioni di euro complessivi.