Alcatel-Lucent è intenzionata a tagliare circa 1000 dipendenti in India, ovvero il 9% della sua forza lavoro nel Paese, nell’ambito di una strategia complessiva mirata a ridurre i costi e fronteggiare il calo generale della domanda. Tuttavia la compagnia di telecomunicazioni francese ha precisato che non toccherà il personale dei suoi centri di ricerca e sviluppo presenti in alcune città indiane.
Secondo il quotidiano nazionale “The Times of India”, i tagli più pesanti riguarderanno le funzioni di sostegno al business chiave di Alcatel-Lucent India: quasi 7.000 persone sono impiegate soprattutto in manutenzione e gestione delle reti Cdma e Gsm di Reliance Communications, azienda di telefonia fissa e mobile indiana, e delle reti a banda larga e fisse di Bharthi Airtel, company india di telecomunicazioni.
Un portavoce ha detto che l’azienda non intende commentare i dettagli del piano di ristrutturazione finché non saranno completate le consultazioni con i rappresentanti dei lavoratori previste dalla legge. Ha però aggiunto che l’operazione non avrà alcun impatto sui centri R & D che danno lavoro a circa 3.500 persone nelle città di Bangalore, Chennai e Gurgaon.
Già a luglio Alcatel-Lucent aveva annunciato il taglio di 5.000 posti di lavoro a livello internazionale come parte di un piano mirato a ottimizzare i costi. Contestualmente si era detta pronta a uscire dalle attività poco redditizie con l’obiettivo di risparmiare ulteriori 750 milioni di euro entro la fine del 2013. In quell’occasione aveva inoltre comunicato di aver chiuso il secondo trimestre in rosso di 254 milioni, con i ricavi scesi del 7,1% a 3,5 miliardi. Quello dell’azienda con sede a Parigi era stato il secondo annuncio di licenziamenti collettivi da parte di un operatore di telecomunicazioni europeo: prima c’era stato Nokia Siemens Networks, che aveva anticipato ai media il previsto taglio di ben 17.000 lavoratori.