TRIMESTRALE

Alcatel-Lucent in recupero, e il titolo vola

Il gruppo riduce nel terzo trimestre la perdita a 18 milioni di euro dai 200 milioni di un anno prima. Risultato operativo rettificato in aumento a 170 milioni contro i 136 milioni attesi dagli analisti

Pubblicato il 30 Ott 2014

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“I risultati del terzo trimestre mostrano il miglioramento costante della profittabilità di base, un importante passo verso gli impegni dello shift plan. Ora focus sull’innovazione applicata allo sviluppo della crescita per valorizzare le nostre ambizioni strategiche entro e fuori il settore delle Tlc”. Lo ha detto il Ceo di Alcate-Lucent Michel Combes commentando la trimestrale. I margini migliorano spinti dal piano di riduzione dei costi, ormai realizzato per due terzi, pur in presenza di una flessione delle vendite sul mercato Nord-americano, finora trainante, con conseguente flessione dei ricavi.

Oggi l’azienda con sede a Parigi ha annunciato ricavi in flessione del 5,9% a 3.254 milioni di euro rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente (-3,8% escludendo le attività nel settore dei Managed Services che sono in corso di riduzione selettiva). Migliora invece il margine lordo, che passa dal 31,9 al 34% e l’utile operativo Adjusted sale del 50% da 113 a 170 milioni di euro, mentre il margine operativo sale dal 3,2 al 5,2%, il valore più elevato da diversi trimestri. Di conseguenza, quasi si annulla la perdita netta, che scende dai 200 milioni dell’anno prima a 18 milioni del trimestre di quest’anno.

L’uscita di cassa permane con un saldo negativo, ma si riduce: il free cash flow passa da -227 a -81 milioni e escludendo i costio di ristrutturazione diviene positivo passando da meno 116 a 1 milione di euro. I risparmi nei costi fissi nel trimestre sono stati n73 milioni, portando il totale da quando è stato varato il piano “Shift” a 645 milioni, sul miliardo indicato come obiettivo finale.

Nei nove mesi a settembre i ricavi, con esclusione dei Managed Services, sono saliti dell’1,8% e il gross margin è migliorato di 250 punti base, dal 31,5 al 33,0%. Nei nove mesi, i risparmi sui costi fissi sono stati 310 milioni.

Dal punto di vista geografico, è sensibile il calo nel Nord America, con un -12,0% a 1.362 milioni, l’Europa flette del 2,1% a 711 milioni, l’Asia-Pacifico sale del 5% a 721 milioni e il resto del mondo progredisce del 14,2% a 460 milioni.

Nelle principali aree di attività, l’IP routing migliora del 2,2% a 594 milioni, il trasporto IP cala del 3,3% a 527 milioni mentre per le piattaforme IP si registra un -14,2% a 322 milioni.

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