Lo stabilimento di Trieste ha un valore strategico per Alcatel-Lucent, e non corre alcun rischio di chiusura. A confermalo a Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico, è stato il presidente e ‘amministratore delegato della multinazionale franco Statunitense in Italia, Roberto Loiola, in un incontro che si è tenuto oggi al Mise.
Durante la riunione si è discusso proprio del sito di Trieste, che vede impiegati circa 700 lavoratori. L’ azienda, che ha recentemente annunciato un accordo per la fusione con la Nokia, ha ribadito a Guidi la strategicità dello stabilimento, che produce tecnologie ottiche, sottolineando tra l’altro il fatto che si tratta di un mercato in espansione a livello mondiale.
Qualunque sarà l’assetto futuro del gruppo Alcatel-Lucent in Italia, lo stabilimento di Trieste è stato definito nel corso dell’incontro un “asset fondamentale”, come lo stesso amministratore delegato mondiale Michel Combes aveva confermato ieri a tutti i dipendenti italiani del gruppo. E’ stato infine chiarito che la futura fusione con la Nokia non ha nulla a che vedere con l’assetto dell’impianto.
L’allarme si era diffusa a Trieste nei giorni scorsi, dove si erano tenute assemblee dei lavoratori, incontri con i rappresentanti istituzionali, lettere al Governo, dopo le dichiarazioni fatte a Parigi dall’amministratore delegato di Alcatel-Lucent, Michel Combes al Coordinamento sindacale europeo, all’indomani dell’annuncio dell’accordo con Nokia, dove il ceo aveva parlato di abbandono di alcuni siti produttivi, tra i quali si temeva potesse rientrare anche quello di via Monte D’Oro a Trieste.